Quale esperimento manderesti sulla Luna?

Quale esperimento manderesti sulla Luna?

L'uomo sta per tornare sulla Luna e potrà consentire il trasporto di ingente quantitativo di materiale per esperimenti scientifici sul satellite.
Quale esperimento manderesti sulla Luna?
L'uomo sta per tornare sulla Luna e potrà consentire il trasporto di ingente quantitativo di materiale per esperimenti scientifici sul satellite.

L’ESA pone la domanda a chiunque abbia la creatività, la voglia e l’intuizione per portare sulla Luna un esperimento sufficientemente interessante sul quale costruire il futuro dell’esplorazione del nostro satellite e della ricerca scientifica. La “Call for Ideas” è aperta a tutti, consentendo così a chiunque di poter partecipare ad un progetto condiviso, tale da fare della ricerca una piattaforma coinvolgente.

Destinazione: Luna

L’uomo sta per tornare sulla Luna, questo è chiaro, e lo si vuol fare in qualche modo in pianta stabile: si vuol fare in modo che la Luna possa diventare un posto in cui rimanere, inizialmente almeno con elementi robotici, e l’Europa vuol poter dire la propria in questa corsa verso lo Spazio.

Gli esperimenti partiranno a bordo del lander, attualmente in fase di progettazione, facente parte del European Exploration Envelope Program, programma pensato per missioni senza equipaggio: dai rifornimenti per gli astronauti del programma Artemis, alle missioni scientifiche, tecnologiche e robotiche.

L’obiettivo finale, spiega l’ESA, “sarà quello di intraprendere una strada di accesso autonomo europeo alla Luna, almeno per quanto riguarda la fornitura di carico utile e materiale scientifico“. Il tutto, però, con una scadenza di breve gittata: la scadenza per la presentazione dei progetti è fissata al 3 luglio 2020.

Il lander sarà in grado di trasportare fino a 1,5 tonnellate di materiale, e di accedere ad ogni area della Luna – dai poli al lato nascosto del nostro satellite -, consentendo così all’Europa di assumere un ruolo guida nelle future missioni robotiche.

La missione partirà dallo spazio porto di Kourou, in Guyana Francese, per mezzo di un lanciatore Ariane 64. Le proposte dovranno includere, ad esempio, l’esplorazione robotica delle grotte lunari, la progettazione di telescopi per studiare il lato nascosto della Luna, la ricerca di ghiaccio d’acqua o tecnologie in grado di riutilizzare risorse già presenti sul nostro satellite.

Chiunque fosse interessato può approfondire l’argomento sul sito dell’European Space Agency.

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Pubblicato il
7 giu 2020
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