Los Altos (USA) – Lo studio legale che difende gli interessi di Rambus sarà diventato ricco negli ultimi anni. Dopo essere stata scagionata dall’accusa di concorrenza sleale e la battaglia intrapresa contro il cartello anti-RDRAM, ecco l’ennesimo capitolo della saga forense che vede questa volta Samsung sul banco degli imputati. A quanto pare il gigante sud coreano avrebbe violato i diritti di proprietà intellettuale di Rambus sui sulle memorie DDR, DDR 2, GDDR 2 e GDDR 3.
La documentazione riguardante i precedenti accordi intercorsi fra le due aziende sono stati depositati in tribunale. Rambus sostiene che Samsung abbia aggirato ben 25 licenze di sua proprietà. Le stesse che praticamente altri produttori, come Hynix, Infineon, Inotera e Nanya, avrebbero eluso nel 2004, fornendo sufficienti motivazioni per una citazione in tribunale.
Tutto questo però potrebbe arrecare danno sia a Rambus, che a Samsung, dato che la seconda è licenziataria delle tecnologie RDRAM e XDR DRAM, oltre che SDRAM e DDR sino alle fine di giugno. “Questi problemi legali potrebbero sicuramente mettere in discussione le licenze SDRAM e DDR di Samsung, per ora non possiamo che aspettare una sentenza o sperare in un accordo”, ha confermato Harold Hughes, CEO di Rambus.
Dario d’Elia