Durham (USA) – Red Hat, leader nel mercato delle distribuzioni Linux, mostrerà questa settimana una preview della sua prossima versione di Linux dedicata al segmento di mercato enterprise.
Red Hat Linux Advanced Server, questo il nome del prodotto, è attualmente in beta testing, una fase che, vista la novità ed il target della distribuzione, si protrarrà almeno fino all’autunno.
“Dal momento che Linux sta facendo il suo ingresso nell’enterprise noi pensiamo che, a questo stadio, sia ormai impraticabile tentare di mettere in una singola distribuzione tutto ciò che serve per ogni fascia di utenza”, ha detto Paul Cormier, vice presidente esecutivo di Red Hat.
Red Hat ha così deciso di sviluppare una nuova versione della propria distribuzione focalizzata sulle esigenze del mercato aziendale di fascia alta ed integrante applicativi, funzioni e strumenti per gestire server hi-end, connessioni a larga banda, bilanciamento del carico, clustering e tutto ciò che si richiede ad un sistema operativo di questo livello.
Questo progetto si avvarrà del talento e dell’esperienza di un guru dei sistemi Unix come Brian Stevens, un ex impiegato di Mission Critical Linux specializzato nel clustering di fascia alta e nei sistemi fault-tolerant.
Una notizia che non farà molto piacere alla comunità Linux è l’intenzione, da parte di Red Hat, di non distribuire più i file “ISO” del sistema operativo on-line. L’azienda assicura che sarà ancora possibile ricostruirsi la distribuzione partendo dai singoli pacchetti disponibili sul Web, ma una tale operazione potrebbe richiedere una pazienza infinita. Appare dunque evidente come Red Hat, pur nel rispetto della licenza GPL di Linux, voglia spingere i potenziali utenti di Advanced Server ad acquistare la distribuzione ad un prezzo che, in ogni caso, sarà assai inferiore a quello degli Unix commerciali.