Regno Unito a pesca di elettricità

Regno Unito a pesca di elettricità

Il governo regionale della Scozia ha assegnato i fondi per la costruzione di 10 centrali elettriche oceaniche che daranno autonomia a 750mila abitazioni. Grazie alla forza del mare
Il governo regionale della Scozia ha assegnato i fondi per la costruzione di 10 centrali elettriche oceaniche che daranno autonomia a 750mila abitazioni. Grazie alla forza del mare

Durante il medioevo le Isole Orcadi, a nord della Scozia, erano il rifugio di pirati sanguinari, e durante la seconda guerra mondiale gli abitanti subivano con un certa frequenza le incursioni degli U-Boot tedeschi. Oggi l’arcipelago britannico è la sede prescelta dal governo di sua maestà per l’installazione del primo esemplare di Oyster (Ostrica), una struttura posizionata al largo delle isole che convoglia verso una turbina posta sulla terraferma, attraverso una serie di tubazioni, l’acqua pressurizzata ricavata dalle potenti onde marine che si creano dove l’Atlantico e il Mare del Nord si uniscono.

Acquamarine Power, società di Edimburgo, ha costruito Oyster nella speranza di ricevere i fondi governativi (4 miliardi di sterline) messi in palio per i progetti giudicati più meritevoli nell’ambito di una competizione volta a creare attorno alle Isole Orcadi una sorta di centrale elettrica, capace di produrre almeno 700 megawatt. Assieme alle altre nove iniziative premiate (delle quali alcune sfruttano la marea piuttosto che le onde), Oyster ha superato di gran lunga le aspettative degli amministratori locali scozzesi, raggiungendo, una volta ultimata, una potenza complessiva di 1,2 gigawatt all’ora.

Secondo Amaan Lafayette, project manager di due dei progetti vincitori, la difficoltà principale per la realizzazione delle imponenti strutture è rappresentata dalle diverse location in cui saranno posizionate: “Ogni struttura avrà bisogno di uno studio ambientale ad hoc – ha spiegato il tecnico – oltre all’utilizzo di tecnologie specifiche”. Su questo versante Oyster sembrerebbe considerevolmente avvantaggiato rispetto al resto dei progetti: “Il design di Oyster fa in modo che la sua struttura immersa non compia movimenti troppo bruschi – ha dichirato il CEO di Acquamarine Power, Martin McAdam – e questa sua peculiarità dovrebbe ridurre di molto il rischio di avarie meccaniche”.

Se tutto si realizzerà secondo i piani, entro il 2020 saranno 750mila le abitazioni scozzesi alimentate dalla centrali oceaniche disposte intorno alle Isole Orcadi. Il costo totale della costruzione delle turbine e delle infrastrutture necessarie alla distribuzione dell’energia elettrica si aggirano intorno ai 7,6 miliardi di sterline.

Giorgio Pontico

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Pubblicato il
29 mar 2010
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