Te lo ricordi, Twitter? Certo che sì, dopotutto non è trascorso molto dal suo abbandono. Ribattezzato X dopo l’acquisizione da parte di Elon Musk, potrebbe tornare. O al meno questo è ciò che spera la startup Operation Bluebird appena nata in Virginia, che questa settimana ha presentato all’ufficio brevetti statunitense una richiesta formale con l’obiettivo di riportare in vita il social network, come un’araba fenice che rinasce dalle proprie ceneri.
La startup che vuol rilanciare Twitter
L’idea è questa: i marchi TWITTER e TWEET sono stati eliminati dai servizi e dal marketing di X Corp., di fatto abbandonandoli e senza progetti concreti messi in campo per riprenderne l’uso. Lo stesso vale per il logo, il celebre uccellino azzurro, che da tempo non vola più.
Il problema più grande, anche in caso di vittoria e ottenimento dei diritti necessari per procedere, potrebbe essere legato al dominio. twitter.com è ancora attivo e sotto il controllo di Musk, che semplicemente lo utilizza come redirect verso x.com, ma solo per il momento, poiché la sua dismissione è già stata annunciata. La startup ha comunque la soluzione pronta: twitter.new, la cui homepage già permette di prenotare uno username.

Stando a quanto svelato, un prototipo della piattaforma sarebbe già pronto e salvo intoppo si potrebbe assistere al lancio entro fine 2026.
Una questione legale di marchi e proprietà
La palla passa ora nelle mani dell’US Patent and Trademark Office, chiamato a pronunciarsi sulla questione. In gioco c’è il il destino di un marchio che, a suo modo, ha segnato l’evoluzione del mondo online. Musk e i suoi potranno opporsi affermando di poter ancora far valere la proprietà, ma alcuni post non depongono a loro favore: il 23 luglio 2023, l’uomo più ricco al mondo scriveva E presto diremo addio al marchio Twitter e, gradualmente, a tutti gli uccelli
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