Robots.txt, imbarazzo per Bush

Robots.txt, imbarazzo per Bush

Da qualche mese il sito della Casa Bianca impedisce ai motori di ricerca di indicizzare molti dei materiali presenti sull'Iraq. Lo hanno scoperto gli utenti
Da qualche mese il sito della Casa Bianca impedisce ai motori di ricerca di indicizzare molti dei materiali presenti sull'Iraq. Lo hanno scoperto gli utenti

Roma – Non senza una punta polemica il sito del Comitato nazionale dei Democratici americani ha dato risalto ad una notiziola tecnologica che ha chiari riflessi politici: si tratta dei cambiamenti avvenuti da qualche mese a questa parte nel file “robots.txt” usato dal sito della Casa Bianca.

Come molti sanno, quel file viene utilizzato dai siti quando il webmaster ritiene che i materiali contenuti in certe directory non dovrebbero finire negli indici dei motori di ricerca. Una sorta di “tutela della riservatezza” sfruttata da anni da migliaia di siti web e rispettata dai motori di ricerca.

In effetti, dando un occhio al file sul sito della Casa Bianca si possono notare una quantità di directory relative all’Iraq di cui non si vuole l’indicizzazione.

George W. Bush Ad accorgersi dei cambiamenti, e a togliersi non pochi sassolini dalla scarpa, sono stati gli utenti che scrivono sul blog noto come different strings , che propone una dettagliata analisi della situazione. A quanto pare il cambiamento risale a qualche mese fa, come testimoniano le ricerche effettuate dagli utenti anche grazie alla cache di Google.

Evidente dunque l’imbarazzo per la Casa Bianca, che proprio in questi giorni è finita nel mirino di alcuni grandi nomi del giornalismo americano per la conduzione della campagna irachena.

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Pubblicato il
29 ott 2003
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