Ritornano sui loro passi gli organizzatori di Romaeuropa Web Factory , il concorso artistico patrocinato da Telecom Italia e Fondazione Nuovaeuropa. Nel disclaimer originale dell’evento negavano la partecipazione di progetti non originali, anche se coperti da licenze libere.
Immediate erano giunte le critiche , tra cui spicca la lettera aperta firmata da Marco Scialdone, Salvatore Iaconesi e Oriana Persico, tra i curatori di Romaeuropa Fake Factory : iniziativa parallela che esige dai partecipanti opere frutto di mashup, cut-up e simili.
I termini legali del concorso originale sono stati modificati, rimuovendo quei vincoli che erano stati oggetto di contestazione: l’esclusiva dei diritti resterà nelle mani degli autori che permetteranno l’utilizzo delle loro opere solamente per attività legate al concorso in oggetto.
Nel comunicato apparso sulla home page di REWF non sono menzionati i motivi di tale svolta: ma dall’altra parte della barricata, e non solo , sono convinti di essere loro, in veste di untori di libertà digitale, la causa di questa sterzata ritenuta in ogni caso molto soft.
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datacenter
ma quei datacenter container nn erano un pesce d'aprile??qui si continua a riportare questa cosa come vera...gianniRe: datacenter
- Scritto da: gianni> ma quei datacenter container nn erano un pesce> d'aprile??> > qui si continua a riportare questa cosa come> vera...Se era un pesce d'aprile era ben fatto.TomRe: datacenter
...era un pesce... ma se continuano a riportarla va a finire che ci crederanno tutti...pippoRe: datacenter
perchè un pesce?la sun li fa da tempo!http://www.sun.com/products/sunmd/s20/s20.jspgotahGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiTi potrebbe interessare