Sì, registrare domini .it sarà più facile

Sì, registrare domini .it sarà più facile

Il Registro Italiano conferma a Punto Informatico che la strada è ormai imboccata e si va dritti verso la registrazione in punta di clic dei domini italiani
Il Registro Italiano conferma a Punto Informatico che la strada è ormai imboccata e si va dritti verso la registrazione in punta di clic dei domini italiani

Le polemiche non mancano quando si parla di registrazione di domini italiani, ma l’urgenza degli utenti e di una parte dei mantainer di portare le operazioni sui domini.it allo stesso livello di semplicità tipica delle registrazioni di domini internazionali (come i.com) esprime un bisogno condiviso dallo stesso Registro Italiano , e sul quale ci si muove nel modo più spedito possibile.

Lo spiegano a Punto Informatico i responsabili del Registro, sottolineando come il nuovo regolamento, “in onda” da qualche tempo, prevede sì una registrazione asincrona, in cui è ancora necessario, per intendersi, “il ricorso alla carta” (lettera di responsabilità, fax
ecc.), ma rappresenta anche un nuovo deciso passo “verso un sistema Sincrono”.

Una puntualizzazione che risponde alle critiche sollevate di recente dall’associazione dei mantainer AHR . “Si lavora per un vantaggio comune – spiega il Registro a PI – non ci sono chiusure né mosse avventate. Non ci sono interessi di bottega da difendere, semmai si studia insieme una modalità di transizione ad un sistema evoluto in linea con gli standard internazionali che non penalizzino chi è comunque stato sul mercato fino ad oggi”.

Come a dire che la strada è chiara, i soggetti coinvolti sono molti (i mantainer), e occorre trovare il modo migliore per percorrerla assieme. Si parla di pochi grandi player che gestiscono la maggiorparte dei domini italiani, e che hanno un certo tipo di esigenza, e di moltissimi player più piccoli, di dimensioni diverse, che nutrono aspettative e si muovono in modo diverso.

Non è certamente un processo facile e le polemiche sulla situazione attuale sono una diretta conseguenza, spiegano al Registro, della necessità di mediare nella grande varietà dei soggetti che operano nel settore.

“Ma il nuovo regolamento – sottolineano al Registro – è solo un primo step, un primo passo in cui sono molte le novità che già ora ci avvicinano al modello Sincrono”. “Solo per fare un esempio – spiegano – il modulo tecnico con cui si passano i dati per la registrazione è un modulo estremamente simile a quello che verrà utilizzato per la registrazione in Sincrono. Si useranno protocolli di comunicazione molto simili a quelli che si trovano altrove, in altri paesi, è una strada dalla quale non si può tornare indietro”.

Perché questo accada occorre affrontare gli step intermedi verso il nuovo procedimento, stabilizzare le procedure, “recuperare un po’ di ritardi accumulati sulla migrazione”.

Il Registro non si spinge a fare previsioni sulla tempistica, vista la quantità di soggetti coinvolti e la necessità di garantire una transizione morbida per il sistema dei domini nel suo complesso, ma sottolinea l'”interesse comune e condiviso” per pervenire al più presto ad un sistema in linea con gli standard internazionali.

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Pubblicato il
16 mar 2007
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