L’annuncio proviene dai vertici di Samsung: lascerà cadere la sua richiesta d’ingiunzione permanente per il blocco delle vendite in Europa dei principali dispositivi made in Cupertino . “Nell’interesse dei consumatori”, il gigante coreano ha deposto l’ascia nella guerra dei brevetti, non più intenzionato ad ostacolare la distribuzione comunitaria dei modelli iPhone e iPad per violazione di alcune tecnologie essenziali sul mercato mobile .
Dalla Germania all’Italia, il produttore asiatico aveva chiesto il blocco delle vendite per la presunta violazione di alcuni brevetti legati a standard tecnologici, che teoricamente dovrebbero essere concessi in base a condizioni FRAND (Fair, Reasonable And Non-Discriminatory), cioè giuste, ragionevoli e non discriminatorie . IPhone e iPad avrebbero sfruttato indebitamente alcune tecnologie per le reti 3G.
La richiesta di Samsung fungeva da contrattacco dopo la sentenza di condanna stabilita dal giudice californiano per violazione massiva della proprietà intellettuale. Secondo i legali del gigante coreano, i dispositivi di Apple non si erano affatto curati delle condizioni di licenza predisposte dall’azienda rivale per lo sfruttamento di standard tecnologici come quello legato al 3G .
Posto che la sfida legale andrà comunque avanti – Samsung continuerà a chiedere una sanzione pecuniaria per i danni economici subiti – che cosa ha portato il grande nemico della Mela a sotterrare l’ascia di guerra? In molti sono convinti che sotto ci sia lo zampino della Commissione Europea, che già aveva avviato un’inchiesta nei confronti di Samsung, per il presunto abuso di posizione dominante nelle licenze FRAND.
Mauro Vecchio