Scoccata l'ora di Linux a 64 bit

Scoccata l'ora di Linux a 64 bit

Il progetto Trillian, che presiede allo sviluppo della versione a 64 bit di Linux per Itanium, ha annunciato il rilascio del codice sorgente come open source
Il progetto Trillian, che presiede allo sviluppo della versione a 64 bit di Linux per Itanium, ha annunciato il rilascio del codice sorgente come open source


New York (USA) – Dopo quasi 10 mesi di sviluppo il progetto Trillian , formato da Caldera , CERN, HP , IBM , Intel , Red Hat , SGI , SuSE , TurboLinux e VA Linux , ha partorito la prima beta di Linux IA-64, una speciale versione del sistema operativo del Pinguino che girerà sui processori di Intel Itanium. Il codice di Linux IA-64 è stato rilasciato come open source ed è scaricabile dal sito Kernel.org .

L’annuncio è davvero importante per il mondo Linux, sia perché per la prima volta l’open source dimostra di poter tenere il passo e addirittura battere sul tempo gli avversari “commerciali”, sia perché la gratuità del codice sorgente consentirà il proliferarsi di un gran numero di distribuzioni Linux IA-64, tutte basate sullo stesso nucleo operativo.

Linux mette quindi una seria ipoteca sul futuro di Itanium e potrebbe divenire la piattaforma di riferimento per il futuro processore a 64 bit di Intel. Nell’immediato futuro gli avversari da battere saranno Microsoft , con la sua versione a 64 bit di Windows 2000, Sun, con Solaris 8, IBM e SCO con il progetto Monterey.

Intel dovrebbe iniziare la produzione di Itanium questa estate per immetterlo sul mercato durante il mese di ottobre. In vista di questa data un pO’ tutti i rivenditori di Linux sembrano affilare le armi e tenersi pronti al grande evento: Linux a 64 bit potrebbe in breve tempo raddoppiare i loro introiti.


Almeno all’inizio, i 64 bit si estenderanno soltanto alle grosse aziende od in ambiti comunque molto particolari. E’ per questo che Linux IA-64 migliora, od implementa per la prima volta nel kernel di Linux, funzionalità avanzate utili soprattutto in campo enterprise: troviamo quindi supporto per il clustering, per l’SMP fino a 16 vie (16 processori in parallelo funzionanti in modo sincrono), per grandi quantità di memoria RAM, un file system distribuito e strumenti per il monitoraggio delle prestazioni.

Molte di queste funzionalità per ora sono ancora in uno stato molto primitivo, ma per l’inizio dell’autunno saranno tutte perfettamente implementate all’interno del kernel di Linux IA-64.

Nonostante l’architettura completamente a 64 bit, Linux IA-64 non rinuncia alla compatibilità con le “vecchie” applicazioni a 32 bit, sebbene utilizzarle vorrebbe dire vanificare le migliorie del nuovo kernel. Ma riguardo a questo non ci sarà troppo da preoccuparsi visto che i maggiori software per Linux, fra cui Apache <a href="Sendmail<a href="Samba<a href="Java<a href="Perl http://www.perl.com” target=”ontop”>http://java.sun.com/” target=”ontop”>http://www.samba.org” target=”ontop”>http://www.sendmail.org” target=”ontop”>http://www.apache.org/]], , , e , saranno presto convertiti a 64 bit.

Da qui ad ottobre il lavoro che il Project dovrà svolgere non è poco: correzione dei bug, ottimizzazione del sistema, porting di tutti gli ambienti di programmazione, i driver e i più importanti applicativi verso i 64 bit. Tuttavia, ogni azienda coinvolta nel progetto sa bene che gli sforzi profusi fino a qui verranno presto o tardi ampiamente ripagati: si tratta solo di avere un pO’ di pazienza.

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Pubblicato il
4 feb 2000
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