Ci sarà sempre più biometria nei pagamenti digitali

Ci sarà sempre più biometria nei pagamenti digitali

La biometria potrà presto imporsi come il miglior trade-off tra user experience e sicurezza nelle transazioni digitali: la PSD2 accelera il processo.
Ci sarà sempre più biometria nei pagamenti digitali
La biometria potrà presto imporsi come il miglior trade-off tra user experience e sicurezza nelle transazioni digitali: la PSD2 accelera il processo.

Il 31 dicembre 2020 entra in vigore la PSD2, direttiva europea con la quale si tenterà di dare un giro di vite sulla sicurezza delle transazioni online, creando un nuovo standard normativo che possa rassicurare gli utenti ed accompagnarli verso la realtà dei pagamenti digitali. In questo passaggio si tenterà di responsabilizzare i Prestatori di Servizi di Pagamento (SPS) affinché si trovino a dover pagare di tasca propria eventuali operazioni non autorizzate.

L’importanza della biometria

La PSD2 forza pertanto l’utilizzo di un processo di Strong Customer Authentication nel quale l’utente utilizza almeno due dei tre elementi cardine dell’autenticazione:

  • conoscenza (PIN, password)
  • possesso (carta di credito, token)
  • inerenza (biometria).

Fin qui gli strumenti più utilizzati per andare in questa direzione sono stati codici inviati tramite SMS, una doppia verifica conforme alla normativa che nel tempo ha rivelato tuttavia qualche ombra e una user experience non sempre all’altezza. Ecco perché, secondo Nuance, i servizi di biometria sono destinati ad imporsi, soprattutto in alcuni ambiti particolarmente sensibili:

I requisiti applicativi della SCA interessano il settore dei pagamenti nel suo complesso e, in particolare, tutte le istituzioni finanziarie che sono obbligate a implementare l’autenticazione forte del cliente sia negli accessi effettuati tramite internet che in determinate operazioni

Saverio Ricchiuto, Sales Director Enterprise Italia di Nuance

Saverio Ricchiuto, Sales Director Enterprise Italia di Nuance

Le soluzioni biometriche di Nuance per l’autenticazione dei clienti e il rilevamento delle frodi“, spiega il gruppo, elencando tra gli esempi la biometria comportamentale, vocale e riconoscimento facciale, “si basano su algoritmi di Intelligenza Artificiale (IA) che abilitano un’autenticazione veloce e affidabile“. Nel contesto di mesi in cui le transazioni digitali andranno nuovamente aumentando ed in cui sarà possibile fare incetta di nuove quote di mercato, la biometria potrà pertanto fare la differenza sia migliorando l’esperienza degli utenti, sia massimizzando la sicurezza delle transazioni. Non si può rinunciare a nessuno dei due aspetti, perché il contrappunto arriva dalla resistenza del contante e dalla necessità di traslare quanti più utenti possibile verso la nuova dimensione. Nuance ha le proprie ricette e vede in questo frangente grandi potenzialità evolutive a disposizione  di banche, servizi finanziari e tutti quei comparti che sulla sicurezza dei pagamenti costruiranno il proprio rilancio post-pandemia.

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Pubblicato il 29 ott 2020
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