Il tempo e le opere di William Shakespeare diverranno presto un MMO , un social game online: è in fase di sviluppo la creazione del mondo che permetterà agli utenti di vivere l’atmosfera creata dalle opere del maggior drammaturgo di tutti i tempi. Il tutto in salsa socio-educativa, per imparare a guadagnare punti-esperienza sfruttando i capolavori del bardo inglese.
Grazie ad un finanziamento di circa 240mila dollari della MacArthur Foundation , organizzazione tesa a promuovere le ricerche utili a migliorare la condizione umana, presto il settore degli MMO potrà arricchirsi di un nuovo titolo. Il mondo virtuale è ancora in fase di progettazione, e non vi sono notizie certe sui tempi di lancio ma, come spiega Edward Castronova, professore associato di telecomunicazioni all’Indiana University, sarà costruito attorno al tema del Riccardo III, e sarà ambientato durante la Guerra delle due rose .
Non è un caso: il clima di tensione, gli intrighi politici, le guerre e le azioni diplomatiche di quel periodo ben si adattano alla stesura di un degno plot godibile da qualsiasi giocatore. “È una rappresentazione storica shakespeariana, ciò implica che è facile per noi inserirci elementi che strizzano l’occhio al fantasy, come cavalieri in armature scintillanti, contadini, falegnami e via dicendo”, spiega Castronova.
Una delle originalità del gioco è la presenza di vari testi del celeberrimo drammaturgo , molti dei quali saranno i più grandi tesori che gli utenti potranno trovare nel corso del gioco. “Se si prende il monologo to be or not to be e lo si porta davanti ad un master o ad un bardo di alto livello, egli può infondere alla tua spada quell’incantesimo, che potrebbe tornarti utile in battaglia” – spiega Castronova. “Così avrebbe luogo una competizione intensiva per arricchire il proprio play book dei migliori dialoghi di Shakespeare”.
Cosa può avere in comune Shakespeare con i mondi virtuali online? Questa la domanda che gli appassionati di giochi come World of Warcraft potrebbero porsi. In effetti, di obiezioni ce ne sarebbero, ma secondo Castronova, Arden: The world of Shakespeare , non si rivolge in primis al mercato: “Questa per me è la realizzazione di un sogno, per tutta la mia vita ho sognato di fare lo sviluppatore di videogiochi” – dichiara Castronova a cnet . Il gioco quindi avrà anche valenza educativa, e tramite esso saranno condotti vari esperimenti sociologici. “Stiamo per creare un MMO che magari un giorno arriverà a competere con i suoi affermati rivali ma non è questo il nostro obiettivo principale: noi vogliamo che chi ci gioca impari anche qualcosa di prezioso, e chi meglio di Shakespeare? Il gioco ti permette di conoscere sempre più a fondo l’autore raccogliendo i suoi testi per poi permetterti allegramente di spaccare il sedere a tutti come fanno i maghi”. Insomma un bel menù per tutti i gusti.
Vincenzo Gentile