Web – Partirà a breve un importante procedimento giudiziario negli Stati Uniti che vedrà sul tavolo degli imputati il link ipertestuale, già elemento secondario di numerosi processi “nell’era digitale”.
L’occasione per definire “una volta per tutte” se un sito possa essere ritenuto responsabile per i contenuti offerti da un altro sito che viene linkato dalle sue pagine, è data dalla causa appena intentata da Mp3board.com contro i discografici della RIAA .
Da tempo le due entità si fronteggiano. La RIAA ha ottenuto in passato la chiusura, seppure temporanea, del sito Mp3board.com sostenendo l’illegalità dei link che questo pubblicava. Ora Mp3board.com risponde con una causa per danni per quella chiusura mettendo sul tavolo, per l’appunto, la liceità dei link stessi.
Chiarissimo il legale del sito, Ira Rothken: “E’ essenziale per la rete che vi sia un diritto implicito per i siti di linkare ad altri siti. In caso contrario qualsiasi sito che raccoglie link aggregati sarebbe colpevole di violazione di copyright”.
Mp3board.com, infatti, è costituito da una complessa raccolta di link offerti in tre modi diversi: una interfaccia web al motore di Gnutella per individuare file che girano su quel network scambia-file, un motore proprietario che cerca file mp3 presenti sulla rete e un indice composto dalle segnalazioni di mp3 online che arrivano dai visitatori del sito stesso.