Arrestati su ordine della Serious Organised Crime Agency (SOCA), due cittadini britannici sono stati condannati ad un totale di duecento ore in lavori socialmente utili , accusati di violazione delle leggi britanniche note come Computer Misuse Act e Copyright, Designs and Patents Act .
James McCormick (26 anni) e James Marks (27 anni) si erano dichiarati colpevoli dell’intrusione informatica nei server statunitensi del colosso Sony Music, con la conseguente fuoriuscita di quasi 8mila brani dai cataloghi di artisti come Michael Jackson e Beyoncé . I due giovani hanno evitato il carcere con pena sospesa per un periodo di un anno.
Stando alla ricostruzione della vicenda offerta dai due imputati, l’intrusione nei server di Sony Music sarebbe avvenuta tramite due laptop casalinghi, per verificare che alcune delle canzoni postume di Michael Jackson fossero in realtà interpretate da un cantante dalla voce molto simile a quella del re del pop .
Al cospetto del giudice britannico, McCormick e Marks si erano inizialmente dichiarati innocenti, non affatto intenzionati a violare l’eredità artistica di uno dei giganti della musica popolare. Nel 2010, i vertici di Sony Music si erano assicurati la distribuzione dell’intera discografia di Jackson – inediti compresi – per 250 milioni di dollari.
Mauro Vecchio