A inizio anno il CEO di Netflix Ted Sarandos aveva previsto che l’intelligenza artificiale generativa avrebbe rivoluzionato il modo di creare arte. Nella realtà, l’impatto più evidente dell’AI è stato democratizzare la produzione di massa di contenuti odiosi, rendendo più semplice attaccare e denigrare le persone online.
Sora viene usato per bullizzare le persone in sovrappeso
Il caso più evidente è Sora 2, il software di OpenAI che genera video ultrarealistici. Gli esempi abbondano, e sono tutti ugualmente sgradevoli. Uno dei peggiori: le persone obese, già da tempo bersaglio di bullismo online, ora affrontano un’ondata di video offensivi perché Sora permette di produrre contenuti crudeli in pochi secondi.
Una clip con 56.000 like su Instagram combina la grassofobia e il razzismo, mostrando una donna di colore che sfonda letteralmente il pavimento di un KFC. Un altro mostra un uomo che mangia il più grande hamburger di pollo del mondo, che lo fa gonfiare e fluttuare nel cielo come un palloncino. Un video con quasi 900.000 like su Instagram mostra una donna che fa bungee jumping da un ponte sopra una gola fluviale. Mentre si avvicina al fondo, la parte inferiore del ponte cede di colpo e l’impatto produce uno splash esagerato.
In un altro video Instagram con oltre 350.000 like, si vede un corpulento autista di Doordash che si avvicina a una casa, dove sprofonda nel portico di legno prima di riuscire a consegnare il cibo. Divertentissimo, no?… Se sei un bullo senza cuore, probabilmente sì.
Gente che pensa sia tutto vero…
Sebbene alcuni nei commenti capiscano che questi video sono frutto dell’intelligenza artificiale, altri sembrano non rendersene conto e ignari intavolano discorsi sul nulla cosmico. Un video con 233.000 visualizzazioni su YouTube è addirittura nella top six dei video di Sora AI che mostrano persone obese, solo quattro dei quali ritraggono esseri umani. Gli altri due mostrano uno scoiattolo e un gattino obesi, disumanizzando ulteriormente le persone in sovrappeso e accomunandole agli animali.
Una valanga infinita di contenuti stigmatizzanti
Basta dare una rapida occhiata sui social media per rendersi conto della varietà di contenuti denigratori. Ci sono le olimpiadi degli obesi, i chiropratici obesi, i ladri di cibo obesi, i salti sul trampolino degli obesi, obesi che cavalcano i delfini. Ogni possibile stereotipo o situazione umiliante è stata generata e condivisa da migliaia di persone che evidentemente non hanno niente di meglio da fare.
I contenuti offensivi contro le persone obese non è una novità sui social media. Ma la facilità con cui questo materiale può essere creato e la possibilità di inventare situazioni impossibili, ha generato un’altra ondata di contenuti denigratori. Un tempo servivano tempo, impegno e un minimo di competenza. Adesso basta digitare una frase su Sora e il gioco è fatto.
Questo è il futuro che immaginava Ted Sarandos? Probabilmente no. Ma è quello che abbiamo ottenuto, uno strumento incredibilmente potente usato principalmente per bullizzare le persone, creare contenuti odiosi e collezionare like su Social. Benvenuti nell’era dell’intelligenza artificiale, dove la tecnologia avanza e l’umanità regredisce.