Roma – La battaglia contro la direttiva europea sul copyright recepita di recente dall’Italia può ricominciare a partire da quelle quasi 2mila firme raccolte attorno alla petizione che chiedeva di rigettare la European Union Copyright Directive (EUCD) perché pericolosa e preoccupante.
Questo il senso del comunicato diffuso ieri dall’ Associazione Software Libero che ha proposto la petizione ottenendo l’attenzione dei media ma, evidentemente, non quella del Governo né dei parlamentari che hanno deciso di adottare la direttiva.
Come noto la EUCD, considerata a sua volta il recepimento europeo del famigerato Digital Millennium Copyright Act (DMCA), è accusata di immolare agli interessi del copyright numerose libertà finora garantite, a partire dal modo di fruire dei media acquistati (come CD e DVD, sui quali sono pure aumentate le tasse) per arrivare a come si sviluppa software e tecnologia.
“Visto che la finalità della petizione è venuta a cadere dopo il recepimento della direttiva – spiega l’Associazione – l’Associazione Software Libero ha tolto la possibilità di aggiungere nuove firme, sospendendo di fatto la petizione online”.
Nella nota diffusa dall’Associazione si ricorda anche che la Commissione Europea “è tenuta a presentare al Parlamento europeo una relazione sugli effetti dell’EUCD, in particolare sulle conseguenze della tutela legale per le misure tecnologiche di protezione. Nell’EUCD (art. 12) si legge che la prima relazione verrà presentata entro il 22 dicembre 2004”.
Dunque è su quella scadenza che probabilmente si concentreranno le prossime azioni di contrasto alla direttiva. “Occorrerà – conclude la nota – sensibilizzare l’opinione pubblica e raccogliere materiale documentale sugli effetti perversi della normativa (in stile “Four Years Under the DMCA”) per convincere il Parlamento europeo o la Commissione a rivedere la direttiva. E questo lavoro non sarà svolto solo in Italia”.
L’elenco dei firmatari della petizione-lettera aperta resterà disponibile su questa pagina .
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e beh ... !!!
"Il filtro antispam di Yahoo! - spiega la nota dell'azienda - filtra automaticamente la posta indesiderata e la trasferisce in una cartella dedicata per una successiva cancellazione, fornendo quindi un efficace servizio antispam _senza_per_questo_effettuare_alcun_tipo_di_controllo_o_di_censura_sulle_mail_ricevute_dai_nostri_utenti".AnonimoIl problema di yahoo e' un altro
Se e' finita in spews e' perche' i suoi ip generano spam, non perche' filtra male i messaggi diretti ai propri clienti.Vabbe', tanto 'sta cosa non la capiranno in molti, viva il marketing!ciaoMicheleAnonimoIo Was: Il problema di yahoo e' un al
Io l'ho capita e ho cercato di spiegarlo a chi si incazzava contro libero mentre avrebbe dovuto incazzarsi con yahooAnonimoRe: Io Was: Il problema di yahoo e' u
E' evidente che il problema è Yahoo e non SPEWS e neppure Libero e i mille provider che usano le liste di SPEWS. Ma come si affermava questo non entrerà nella testa di molti: W il Marketing.:(kensanRe: Io Was: Il problema di yahoo e' u
- Scritto da: kensan> E' evidente che il problema è Yahoo e non> SPEWS e neppure Libero e i mille provider> che usano le liste di SPEWS.Ma sì, e scommetto anche che l'assassino è il maggiordomo che ha agito nel vestibolo col lampadario...e che l'open source è una cosa seria...certo, certo...AnonimoRe: Io Was: Il problema di yahoo e' un al
- Scritto da: Anonimo> Io l'ho capita e ho cercato di spiegarlo a> chi si incazzava contro libero mentre> avrebbe dovuto incazzarsi con yahooE' Libero che non accetta le mail di Yahoogroups che io ho sollecitato e che quindi voglio ricevere. Perché uno non dovrebbe incazzarsi? Decido io cosa voglio ricevere e cosa no, non Libero.AnonimoRe: Io Was: Il problema di yahoo e' u
- Scritto da: Anonimo> E' Libero che non accetta le mail di> Yahoogroups che io ho sollecitato e che> quindi voglio ricevere. Perché uno non> dovrebbe incazzarsi? Decido io cosa voglio> ricevere e cosa no, non Libero.Dipende tutto dal punto di vista, per esempio se la vedi da parte dei 100 milioni di mailbox che non vogliono la posta di Yahoo, forse capisci che Libero ho fatto la cosa migliore.kensanCliente yahoo: vittima od untore?
Mi scuso per la schematicità, ma sono fatto così.- Sono un utente yahoo.- Mando una e-mail ad un cliente iol (o libero o wind)- La mail viene respinta perché vengo considerato uno spammer (sic!)- Wind si scusa dicendo che determinati indirizzi IP usati da yahoo (anche, ma non solo, da normali utenti come me) sono finiti sulle blacklist antispam di Spews.org.- Yahoo si scusa, con sospetto ritardo, vantandosi di essere «da sempre impegnata nella lotta contro lo spam, «combattuto utilizzando strumenti come ad esempio «SpamGuard, la cui efficacia è ulteriormente potenziata «dalle segnalazioni degli utenti". "Il filtro antispam di Yahoo! «- spiega la nota dell'azienda - filtra automaticamente la «posta indesiderata e la trasferisce in una cartella dedicata «per una successiva cancellazione, fornendo quindi un «efficace servizio antispam senza per questo effettuare «alcun tipo di controllo o di censura sulle mail ricevute dai «nostri utenti";- tutte le mattine ho il piacere di vedere nella mia casella signorine (a volte veramente belle, devo ammettere) + o - siliconate con link immediato a video porno offerti da "lattefresco.net" e similari;- il mittente di cui sopra risulta essere qualcosa del tipo "sintiax_error.@invalid_adress." al cui fianco NON appare il link "questa è spam", con conseguente impossibilità di segnalare il messaggio a spamguard;- il problema che ha scatenato questo putiferio non è che gli utenti yahoo siano pieni o meno di "pornerie" nelle loro caselle di posta elettronica, ma che, poiché taluni utenti yahoo rompono gli zebedei al prossimo, TUTTI gli utenti yahoo, con le rispettive caselle piene di immondizia, vengono di punto in bianco trasformati da vittime ad untori.Che faccio, apro altrove un nuovo indirizzo e-mail?Già fatto, ne ho provati 6 o 7 (tipo libero, caltanet, supereva, kataweb), e yahoo mi è sembrato nonostante tutto il migliore.Siamo messi bene.AnonimoRe: Cliente yahoo: vittima od untore?
- Scritto da: Anonimo> Mi scuso per la schematicità, ma sono fatto> così.Comunque bel post :) > Che faccio, apro altrove un nuovo indirizzo> e-mail?> Già fatto, ne ho provati 6 o 7 (tipo libero,> caltanet, supereva, kataweb), e yahoo mi è> sembrato nonostante tutto il migliore.Vuoi un consiglio? Fatti una mailbox da un provider che usi BL efficaci come quelle di SPEWS, Non pubblicare mail la tua email in internet, ne sui siti ne su usenet, se la tua email deve comparire usa un antispam, non usare outlook, non rispondere mai agli spammer, non aprire mai le email di chi non conosci e se le apri assicurati di essere off-line, gli allegati vanno cestinati se non arrivano da persone di fiducia che sanno come funziona internet, poi fai quel che vuoi :))kensanRe: Cliente yahoo: vittima od untore?
- Scritto da: kensan> Vuoi un consiglio? Fatti una mailbox da un> provider che usi BL efficaci come quelle di> SPEWS, Non pubblicare mail la tua email in> internet, ne sui siti ne su usenet, se la> tua email deve comparire usa un antispam,> non usare outlook, non rispondere mai agli> spammer, non aprire mai le email di chi non> conosci e se le apri assicurati di essere> off-line, gli allegati vanno cestinati se> non arrivano da persone di fiducia che sanno> come funziona internet, poi fai quel che> vuoi :))Insomma, in una parola "non usare la posta elettronica". Mica male per un paladino di autistici/inventati... Hai qualche altra battuta?AnonimoRe: Cliente yahoo: vittima od untore?
> Insomma, in una parola "non usare la posta> elettronica". Mica male per un paladino di> autistici/inventati... Hai qualche altra> battuta?Senti signor nessuno ovvero signor anonimo, va a fare il Troll da qualche altra parte, io ho dato consigli utili che permettono l'uso valido di una mailbox, non c'è motivo di pubblicarla in internet senza antispam e non c'è motivo di scambiarsi file powerpoint, word, exe ecc, ecc con la posta da parte di persone che non si conoscono.kensanGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiPubblicato il 8 apr 2003Ti potrebbe interessare