SourceForge: solo pubblicità gradita

SourceForge: solo pubblicità gradita

Il repository di software open e free illustra le proprie posizioni invitando gli utenti a segnalare i banner più ingannevoli, assicurando che l'installer farcito di software indesiderato offre libertà di scelta
Il repository di software open e free illustra le proprie posizioni invitando gli utenti a segnalare i banner più ingannevoli, assicurando che l'installer farcito di software indesiderato offre libertà di scelta

Niente più pubblicità ingannevole, mirata a sedurre gli utenti con pulsanti appariscenti che invitano al download, un processo di installazione trasparente: SourceForge, il celebre repository di software FLOSS, tende la mano ad utenti e sviluppatori. Advertising e installer non riserveranno più brutte sorprese.

SourceForge interviene e pochi giorni dal rumoroso abbandono di GIMP, scaricatissimo software open e free dedicato a grafica e fotoritocco. Gli sviluppatori di GIMP hanno scelto di gestire in proprio la pagina dei download dedicata al software per Windows: SourceForge risultava meno accogliente in quanto ospitava i file di installazione su pagine costellata di ingombranti bottoni che spingevano al download di software non desiderato e in quanto proponeva agli sviluppatori un meccanismo di revenue sharing basato su un installer capace di impacchettare i software scelti dagli utenti con altro software da cui appariva difficile liberarsi.

Sensibile alle critiche sollevate in Rete, SourceForge non fa ammenda ma promette ora trasparenza e libertà di scelta . Il repository, che già lavorerebbe con i network di advertising nel tentativo di filtrare i banner più invadenti e ingannevoli, offre ora un canale dedicato alle segnalazioni da parte degli utenti: inviando il link dell’annuncio ingannevole e uno screenshot, SourceForge valuterà le segnalazioni. “Se saremo d’accordo con voi – si spiega – prenderemmo immediatamente provvedimenti”.

Per quanto riguarda invece l’installer capace di inoculare software non desiderato sulle macchine degli utenti, SourceForge illustra nei dettagli il programma di revenue sharing che propone agli sviluppatori di cui ospita i progetti: coloro che lo desiderino, possono allegare ai propri prodotti del software aggiuntivo, dividendo con la piattaforma le entrate. SourceForge lo assicura: i problemi sollevati circa l’opacità del processo di installazione che impedirebbe all’utente di selezionare i programmi da installare, quelli riguardo alle difficoltà nel disinstallare il software indesiderato e i dubbi a proposito della sicurezza dei software aggiuntivi sono stati affrontati e risolti.

Gaia Bottà

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Pubblicato il
18 nov 2013
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