Era finito in manette per violazione massiva del diritto d’autore, identificato come principale gestore dell’ormai defunta piattaforma svedese Student Bay. Un misterioso web designer di 24 anni è stato ora condannato a 75 ore di lavori socialmente utili, costretto a pagare una multa pari a 42mila corone (circa 4.800 euro) .
Lanciata nel lontano 2008, Student Bay aveva offerto a tutti gli studenti digitali la possibilità di scaricare libri di testo in barba ai costi eccessivi della distribuzione dell’editoria scolastica. Con l’esborso di circa 20 corone (poco più di 2 euro), gli utenti potevano aprire un account premium per lo scaricamento di interi capitoli da cyberlocker come RapidShare .
Immediata la reazione delle associazioni locali degli autori ed editori in ambito scolastico, che avevano puntato il dito contro il co-founder della Baia Gottfrid Anakata Svartholm per il suo presunto coinvolgimento nella gestione dei server di Student Bay. Nome e logo della piattaforma svedese avevano richiamato troppo da vicino quelli più temuti di The Pirate Bay.
A colloquio con la polizia locale, il misterioso admin aveva ammesso il suo lavoro di grafica web per il sito, non trovandosi in alcun modo consapevole delle attività illecite previste dai creatori di Student Bay . Una corte distrettuale di Södertörn trovava plausibile la sua ricostruzione, in mancanza di prove schiaccianti.
Caparbi , i titolari dei diritti presentavano un ricorso in appello: il giovane web designer sarebbe stato sicuramente a conoscenza delle attività di violazione del copyright sul sito da lui stesso realizzato. Tra il 2008 e il 2009, il ragazzo avrebbe percepito fino a 6mila euro in base al traffico in arrivo verso la Baia degli studenti .
Mauro Vecchio