Su ChatGPT Pulse arriverà la pubblicità

Su ChatGPT Pulse arriverà la pubblicità

In una sessione di domande e risposte con i giornalisti, che si è svolta ieri durante il DevDay di OpenAI, il CEO dell’azienda Sam Altman ha parlato anche di ChatGPT Pulse, uno degli ultimi servizi lanciati da OpenAI per gli abbonati. Altman ha dichiarato che in futuro potrebbe arrivare la pubblicità anche su Pulse, ma non è stato ancora deciso come e quando.

Cos’è ChatGPT Pulse

ChatGPT Pulse è una sorta di motore di ricerca AI involontario ma ultrapersonalizzato, che si basa sull’accesso a tutti i nostri dati personali: dalle email, al calendario, passando per i contatti. Il servizio osserva in continuazione cosa facciamo con il telefono e, durante la notte, fa una ricerca su notizie e contenuti relativi ai nostri interessi e ci propone, al risveglio, una “Pulse” di questi contenuti.

Per fare un esempio: se nel nostro calendario è presente un viaggio a Londra, allora nei giorni precedenti Pulse ci propone contenuti su cosa vedere a Londra, cosa mangiare a Londra, come spostarsi a Londra etc etc. Il tutto, ovviamente, senza che noi chiediamo nulla.

Attualmente ChatGPT Pulse è disponibile in anteprima per i soli abbonati Pro, ma OpenAI dichiara di volerlo estendere anche agli abbonati Plus e, in futuro, anche ai non abbonati.

Altman, però, durante la sessione con i giornalisti ha dovuto ammettere che i costi di calcolo per implementare Pulse per tutti sarebbero troppo alti da sostenere, motivo per cui non esclude l’introduzione della pubblicità nel feed di questo servizio.

Come sarà la pubblicità su ChatGPT Pulse

OpenAI sta effettivamente discutendo su come inserire la pubblicità in Pulse, ma non ha ancora deciso. Sam Altman, però, ha detto che apprezza di ads di Instagram, quindi ha in mente pubblicità molto targettizzate e molto poco distinguibili dai contenuti organici proposti dal feed.

Quello che è certo, però, è che i dati che Pulse ha a disposizione sono tantissimi, quindi potrebbe effettivamente cucire la pubblicità su misura per ogni utente.

Altrettanto certo, però, che questo discorso vale per gli USA ma non per l’UE, almeno non del tutto: nel nostro continente, infatti, la rigida normativa sulla privacy, il DSA e il DMA impediscono alle aziende di raccogliere e aggregare tutti questi dati senza un consenso esplicito dell’utente.

Come sarà la pubblicità su ChatGPT Pulse, dunque, è ancora tutto da decidere.

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Pubblicato il
7 ott 2025
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