Su IBM piovono multe per backup falliti

Su IBM piovono multe per backup falliti

Guai grossi per Big Blue in Texas: qualcosa è andato storto con i backup dai server di numerose agenzie governative. Persi dati di grande rilevanza
Guai grossi per Big Blue in Texas: qualcosa è andato storto con i backup dai server di numerose agenzie governative. Persi dati di grande rilevanza

IBM non è stata in grado di gestire il backup dei server usati per l’ outsourcing delle necessità digitali dello stato del Texas. Questa l’inedita accusa piovuta su Big Blue, corredata da sanzioni.

Il Governatore dello stato, Rick Perry, ha dovuto sospendere il trasferimento di materiale informatico verso i sistemi gestiti da IBM, e ha multato la società per 900mila dollari sostenendo che il suo comportamento avrebbe provocato una perdita di dati di grande importanza per il buon funzionamento delle istituzioni locali.

Una somma che, a conti fatti, non è nulla in confronto al valore del contratto di outsourcing stipulato con IBM, iniziato nel 2005 per un valore di 863 milioni di dollari per il controllo delle infrastrutture IT di 27 diverse agenzie texane. Di quelle 27, ha scritto il governatore Perry, 20 hanno dovuto fare i conti con l’incapacità della multinazionale da 388mila impiegati in tutto il mondo, quella di gestire in maniera adeguata il backup dei dati.

Come capita spesso in casi ad alto rischio, quanto accaduto sta costando parecchio alle istituzioni coinvolte dal momento in cui, nel luglio scorso, un server è andato in crash nell’unità anti-frodi del centro di assistenza sanitaria del Procuratore Generale del Texas nella piccola città di Tyler, mandando al macero metà delle informazioni raccolte durante un’indagine di otto mesi, con in più il rischio di un rinvio di un numero non precisato di procedimenti giudiziari.

In quel caso IBM non avrebbe fatto ricorso a backup adeguati, ma sui suoi server è piovuto ulteriormente anche da altre agenzie, sempre per backup fallati. La società ha fatto buon viso a cattivo gioco sostenendo , attraverso un portavoce, che “IBM prende in seria considerazione il problema che è stato riportato”, e che la corporation è “impegnata ad aiutare lo stato a meglio servire i propri cittadini per mezzo di un utilizzo innovativo dell’information technology”.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il 4 nov 2008
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