Lake Buena Vista (USA) – Nonostante uno dei co-fondatori di Sun , Bill Joy, sia stato uno dei precursori del movimento open source ed uno dei maggiori contribuenti nello sviluppo dello Unix BSD, lui e l’azienda si sono sempre dimostrati esitanti nell’appoggiare davvero Linux e ciò che esso rappresenta.
Le politiche della società, ultimamente, sembrano orientarsi diversamente, un orientamento che ora i vertici di Sun Microsystems hanno voluto sparare verso il Mondo con il consueto “vigore”. Durante il Gartner Symposium, Scott McNealy, CEO di Sun, se ne è uscito con una dichiarazione shock: “noi diverremo la prima azienda Linux”.
L’affermazione segue di poco l’acquisto , da parte di Sun, di Cobalt, società che sviluppa e vende info appliance Linux e soprattutto dei server molto diffusi. Sun sembrerebbe dunque aver rotto gli indugi ed essere ormai pronta a sposare la filosofia di Java e di Jini con quella di Linux, lasciando sul mercato dei server hi-end il suo rinomato Solaris.
Ma sono molti gli scettici riguardo a questa linea di condotta di Sun, l’unica azienda che equiparando Linux a Unix sembra non aver ancora compreso la vera forza del sistema operativo open source. Di certo se vorrà davvero divenire la numero uno in questo settore, dovrà sicuramente fare qualcosa di più che vendere qualche appliance con su appiccicato il loghetto del pinguino. Conoscendo McNealy, però, non è escluso che questo ben di più arrivi molto rapidamente. Occhi aperti dunque.