Tokyo (Giappone) – Renesas , una società satellite di Hitachi, e NTT DoCoMo , il più grande operatore mobile giapponese, svilupperanno congiuntamente un system-on-a-chip per telefoni cellulari di nuova generazione.
Il chippetto, composto da un singolo die di silicio, integrerà due processori: uno dedicato a far girare un sistema operativo real-time di basso livello ed a gestire i segnali radio e digitali, ed uno dedicato invece a far girare un sistema operativo di alto livello, l’interfaccia grafica e le applicazioni utente. In un telefono mobile tradizionale questi due processori sono generalmente separati: la loro integrazione su di un unico chip permetterà, secondo Renesas, di ridurre sensibilmente il consumo di energia e risparmiare prezioso spazio per altri componenti, come ad esempio un modulo GPS.
Grazie alla sua maggiore potenza di calcolo, il system-on-a-chip sarà in grado di far girare Linux, che non a caso è lo stesso sistema operativo embedded scelto da NTT DoCoMo come piattaforma di riferimento , insieme a Symbian OS, per i suoi telefonini 3G FOMA (Freedom Of Mobile Multimedia Access).
Il chip che il gigante giapponese sta sviluppando insieme a Renesas verrà utilizzato proprio alla base di una futura generazione di telefoni FOMA capaci di supportare sia le reti 3G W-CDMA che le reti 2G GSM/GPRS.
Il nuovo core SH-Mobile 3 alla base del chip multiprocessore è in grado, secondo Renesas, di far girare applicazioni multimediali e programmi Java con il minimo dispendio di energia. Le specifiche dei processori embedded SH-Mobile vengono sviluppate da un consorzio di aziende che conta oltre 70 membri.
Renesas e NTT DoCoMo contano di mettere a punto il nuovo system-on-a-chip per l’autunno del 2006.