Supercomputer Linux per Cray

Supercomputer Linux per Cray

La divisione di Silicon Graphics si rilancia con una sfida che ha il sapore d'altri tempi, se non fosse per la presenza del sistema open source
La divisione di Silicon Graphics si rilancia con una sfida che ha il sapore d'altri tempi, se non fosse per la presenza del sistema open source


Palo Alto (USA) – Silicon Graphics in rosso e Cray Research al seguito: le due aziende, la seconda controllata dalla prima, hanno deciso di tentare il rilancio presentando un nuovo supercomputer basato sul sistema operativo open source Linux e su processori Intel.

Basato su un insieme di computer collegati, il nuovo “mostro” verrà lanciato la prossima primavera con una architettura composta da un centinaio di macchine. Il processore sarà Itanium di Intel, il chip a 64 bit: una novità per Silicon Graphics che finora ricorreva a propri componenti per realizzazioni del genere.

Ma il guanto di sfida è lanciato perché i manager di SGI sostengono che, una volta realizzato, il supercomputer sarà il più potente tra quelli disponibili sul mercato. E sullo sfondo c’è il rilancio di Cray Research, società messa in vendita da SGI nell’ambito delle operazioni di ristrutturazione legate alle pesanti perdite degli ultimi mesi.

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Pubblicato il
17 nov 1999
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