Swarmanoid, i robot fanno team

Swarmanoid, i robot fanno team

Un ricercatore italiano è impegnato in un progetto finanziato dall'Unione Europea per la creazione di piccoli robot capaci d'interagire tra loro e funzionare come un'unica macchina
Un ricercatore italiano è impegnato in un progetto finanziato dall'Unione Europea per la creazione di piccoli robot capaci d'interagire tra loro e funzionare come un'unica macchina

Bruxelles – Si chiama Swarmanoid ed è un progetto finanziato dall’Unione Europea per realizzare un sistema di robotica distribuita : un insieme di macchine “intelligenti”, composto da vari droni che comunicano tra loro per interagire con l’ambiente e svolgere vari compiti in maniera collaborativa.

L’iniziativa è nata dall’idea di un ricercatore italiano, Marco Dorigo della Libera Università di Bruxelles . Un sistema Swarmanoid consiste di tre parti differenti e complementari: un robot specializzato nella vista, gli “occhi”, uno capace di afferrare oggetti, le “mani”, ed uno in grado di spostarsi su qualsiasi tipo di superficie, le “gambe”.

La somma di ognuno di questi apparati, che si scambiano informazioni via etere e riescono a seguire impostazioni preprogrammate, dà vita ad un unico “organismo” elettronico. “L’obiettivo principale del progetto”, ha detto Dorigo in un’intervista rilasciata a The Engineer , “è di aprire le strade ad un nuovo approccio nella costruzione di robot”. “In futuro”, ha aggiunto il ricercatore, “questi robot potranno vivere fianco a fianco con gli esseri umani”.

Ogni elemento di Swarmanoid ha dimensioni piuttosto contenute: 12 centimetri di diametro. Mentre i robot-occhio osserveranno l’ambiente e gli spazi circostanti, i robot-mano potranno muoversi verticalmente su ogni tipo di superficie e manipolare piccoli oggetti, passandoli eventualmente ai robot-piede per il trasporto.

L’idea alla base del progetto fa riecheggiare certi scenari esplorati dalla fantascienza classica: la creazione di un’entità robotica “collettiva”, composta da varie macchine differenti tra loro. Per il momento, l’equipe diretta da Dorigo ha sviluppato un sistema Swarmanoid forte di 20 apparati . I 20 robottini si organizzano e collaborano in maniera del tutto autonoma per eseguire i comandi nel migliore dei modi: singolarmente non sono in grado di fare niente, tutti insieme riescono a completare funzioni complesse.

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Pubblicato il
2 ott 2006
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