Symantec: nessuna aggressione sui brevetti

Symantec: nessuna aggressione sui brevetti

La divisione italiana dell'azienda spiega che le notizie uscite su CNET e ZDNet negli USA hanno disegnato un quadro errato del brevetto sul LiveUpdate di Symantec. Brevetto che non sarà rivendicato o imposto come standard
La divisione italiana dell'azienda spiega che le notizie uscite su CNET e ZDNet negli USA hanno disegnato un quadro errato del brevetto sul LiveUpdate di Symantec. Brevetto che non sarà rivendicato o imposto come standard


Milano – Sorpresa, negli uffici di Symantec divisione italiana, per quanto pubblicato dalle americane CNET e ZDNet poi ripreso da alcune testate, tra cui Punto Informatico. Sorpresa, perché il brevetto registrato da Symantec sulle funzionalità di LiveUpdate non rappresenta, a detta dell’azienda, nessun tipo di rischio o di ostacolo per qualunque attività web.

Nelle notizie riportate dalle testate americane, si leggeva che Symantec, dopo aver registrato il brevetto,si apprestava a “rivendicarlo” presso altri produttori di software di sicurezza, antivirus in particolare, e presso tutti coloro che utilizzano la funzionalità dell’aggiornamento in linea per consentire agli utenti dei propri software di avere applicazioni sempre aggiornate.

“Symantec – hanno spiegato a Punto Informatico i responsabili dell’azienda – si è limitata esclusivamente a registrare il brevetto della propria tecnologia di live updating, una tecnologia esclusiva e diversa da quelle già utilizzate da altri produttori”.

Nè ci sarebbe il rischio di una “rivendicazione” di brevetto o “imposizione” di uno standard: “Non c’è alcuna intenzione di far pesare il brevetto a qualcuno come scritto da quelle testate. La registrazione ha esclusivamente rappresentato un atto formale per proteggere sistemi già utilizzati da Symantec”.

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Pubblicato il
12 feb 2001
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