TactaPad, realtà virtuale a portata di mano

TactaPad, realtà virtuale a portata di mano

Una nuova invenzione promette di rivoluzionare il campo dei dispositivi di puntamento
Una nuova invenzione promette di rivoluzionare il campo dei dispositivi di puntamento

Palo Alto (USA) – Chi non ha mai immaginato o sognato di utilizzare il proprio PC come una vera postazione di realtà virtuale? Cresciuti con film dove l’utilizzo del computer era sinonimo di viaggi in mondi sconosciuti, dove tutto era possibile, c’è ora la possibilità di inseguire l’immaginazione: l’opportunità viene fornita dalla californiana Tactiva , che ha sviluppato un curioso dispositivo, il TactaPad.

A prima vista l’oggetto in questione assomiglia ad una tavoletta da disegno fusa con una lampada da scrivania. Il TactaPad si pone come strumento capace di sostituire il classico dispositivo di puntamento (mouse, trackball e via dicendo), utile per lavori che richiedano l’utilizzo di due mani: ad esempio, in ambito grafico tutte quelle operazioni che richiedono la rotazione o lo spostamento di determinati oggetti.

Il funzionamento è molto semplice: TactaPad, che si collega ad un PC o ad un Mac tramite porta USB, mappa sulla sua superficie tutto ciò che appare sullo schermo, in modo che ogni azione della mano svolta sul tappeto tattile produca il risultato corrispondente su PC.

TactaPad “Grazie ad una sorta di force feedback, il produttore sostiene che l’esperienza tattile permessa dal proprio gadget hi-tech ricalchi da vicino quella reale: ad esempio, premendo un tasto (virtuale) sul TactaPad si dovrebbe percepire una lieve resistenza alla pressione.

Tactiva ha affermato che il proprio dispositivo può migliorare drasticamente l’interazione con il computer e ridurre sensibilmente la quantità di errori rispetto all’utilizzo di mouse e tastiera.

Ma tutto questo ha un prezzo. Nonostante il TactaPad non sia ancora in commercio – Tactiva sta infatti cercando un partner per brevettare e portare sul mercato la propria invenzione – il prezzo è già stato stimato intorno ai mille dollari, un costo che non tutti saranno disposti a pagare per abbandonare il loro fedele mouse.

Dario Panzeri

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Pubblicato il
19 ott 2005
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