Tagli al roaming, arriva il primo sì

Tagli al roaming, arriva il primo sì

Dopo lunghe discussioni la Commissione Europea approva. Ora la palla passa a Parlamento e Consiglio europeo. I consumatori applaudono. Il ministro Bonino: avanti così
Dopo lunghe discussioni la Commissione Europea approva. Ora la palla passa a Parlamento e Consiglio europeo. I consumatori applaudono. Il ministro Bonino: avanti così

Bruxelles – Tagliare o non tagliare? Questo è il dilemma europeo. La travagliata regolamentazione delle tariffe relative ai servizi di roaming sembra aver raggiunto un primo importante traguardo: la Commissione Europea ha approvato il piano di riduzione ieri mattina, stando a quanto riferito da una fonte dell’esecutivo UE.

La proposta, come noto, prevede l’introduzione di un tetto massimo per le tariffe relative ai servizi di interconnessione tra reti mobili di Paesi diversi. Dopo questo primo step, la palla passa ora ai 25 stati dell’Unione e al Parlamento Europeo, a cui spetta pronunciarsi per l’approvazione definitiva. Agli operatori saranno concessi sei mesi di tempo dall’approvazione definitiva per adattare le proprie tariffe, si prevede quindi che l’entrata in vigore avverrà per l’estate del 2007.

“La sostanziale riduzione dei livelli delle tariffe roaming – recita il testo di presentazione della proposta – deve avvenire in modo armonizzato facendo sì che i prezzi pagati dagli utenti di una rete mobile quando viaggiano nella Comunità non siano ingiustificatamente più elevati di quelli che si pagherebbero per una chiamata nel paese di residenza”. La proposta di regolamentazione del commissario Viviane Reding, per questi contenuti “rivoluzionari”, aveva incontrato le critiche degli operatori, che hanno prospettato come conseguenza un rincaro sulle tariffe nazionali. L’approvazione è arrivata ieri dopo un lungo dibattito, caratterizzato dall’opposizione di alcuni commissari, in particolare di quello al Commercio Peter Mandelson, più allineato alla posizione dei gestori.

Con l’approvazione della regulation, dopo un intervento del presidente Jose Manuel Barroso, la Commissione ha stabilito che tutte le regole decadranno dopo quattro anni : l’esecutivo Ue ritiene infatti che al termine di quel periodo, ossia nel 2011, i costi del roaming non avranno più fluttuazioni e saranno permanentemente più bassi. Il regolamento troverà applicazione solo nell’ambito del traffico voce, benché durante le consultazioni pubbliche fosse emersa l’ipotesi di estenderne gli effetti ai servizi dati e SMS , i cui prezzi erano stati giudicati “ingiustificatamente alti”.

Immediate le prime reazione favorevoli. Federconsumatori “plaude all’iniziativa della Commissione europea sulla riduzione delle tariffe del roaming fino al 70%”, ritenendola un ottimo presupposto per raggiungere una soluzione favorevole agli utenti. “I tempi per l’applicazione del regolamento europeo – dichiara l’organizzazione in una nota – sono ancora molto lunghi (…) ma Federconsumatori auspica che l’ Autorità Italiana per le Garanzie nelle Comunicazioni implementi rapidamente la nuova proposta anche e soprattutto in considerazione dei gravi danni che i consumatori subiscono con questo sistema. Infatti, gli utenti che viaggiano negli altri paesi dell’Unione, possono arrivare pagare anche 10 volte il costo per minuto di conversazione rispetto alle tariffe applicate nei loro rispettivi paesi”.

“La proposta di ridurre le tariffe di roaming è un passo ulteriore verso un’Europa dei cittadini consumatori” afferma il ministro per le Politiche Europee Emma Bonino. “È un esempio concreto di quello che intendiamo per Europa” aggiunge, auspicando il fattivo appoggio del Parlamento e del Consiglio UE: “Di questo provvedimento, che apre alla concorrenza, beneficeranno imprese e cittadini, ma soprattutto i giovani che sempre di più si spostano per periodi di studio. La Commissione europea conferma che con le liberalizzazioni il nostro governo si sta muovendo nella giusta direzione e siamo incoraggiati a proseguire sulla stessa strada e in altri settori”.

La conclusione del ministro Bonino è comunque orientata alla ricerca di soluzioni favorevoli ai consumatori: “Forse il provvedimento europeo sulla riduzione delle tariffe dei cellulari scontenterà qualcuno, ma i benefici per i cittadini europei saranno evidenti. Ed è a quello che bisogna puntare”. Lo scontento è sicuramente della GSM Association , che rappresenta circa 650 operatori di telefonia mobile nel mondo, secondo la quale la regulation “non è necessaria” in quanto “la concorrenza ha già spinto i prezzi al ribasso”. Le proposte di Bruxelles, conclude l’associazione, “irrigidiranno l’innovazione danneggiando concorrenza e consumatori”.

Dario Bonacina

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Pubblicato il
13 lug 2006
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