Si intitola novità per la gestione dei servizi ADSL ed è una recente comunicazione di Telecom Italia a tutti i suoi utenti. L’operatore si riserverà “la facoltà di introdurre, per tutte le offerte e/o i profili commerciali che prevedono traffico dati su tecnologia ADSL, meccanismi temporanei e non discriminatori di limitazione all’uso delle risorse di rete disponibili”.
Misure che verranno messe in atto a partire dal prossimo 1 marzo , “allo scopo di garantire l’integrità della rete e il diritto da parte della generalità degli utenti di accedere ai servizi di connettività ad Internet anche nelle fasce orarie in cui il traffico dati è particolarmente elevato”. Questi “meccanismi temporanei e non discriminatori” verrebbero applicati “nel rispetto del principio di parità di trattamento”.
La telco del Belpaese ha quindi sottolineato come “a tal fine” possa essere limitata la velocità di connessione ad Internet, intervenendo su quelle specifiche applicazioni che determinano “un maggior consumo di banda”. Due esempi su tutti: il P2P e il file sharing . La banda destinata a tali traffici verrà così limitata ad “un valore massimo proporzionale alla banda complessiva disponibile sul singolo DSLAM”.
Ulteriori dettagli sono rimasti avvolti nell’ombra. Il comunicato ufficiale di Telecom Italia ha invitato gli utenti ad accedere alle specifiche sezioni dedicate alle offerte commerciali e ai piani tariffari. Per ottenere maggiori informazioni sulla tipologia dei possibili interventi nonché sulle fasce orarie e sulle località potenzialmente interessate dagli interventi . Informazioni, al momento in cui si scrive, mancanti: saranno disponibili probabilmente dal 1 marzo.
Le novità non sono passate inosservate. A colpire in primis l’attenzione è certamente il ruolo da primo protagonista che Telecom Italia interpreta sullo scenario della rete nazionale. In un secondo comunicato , l’operatore ha sottolineato come gli interventi si limiteranno alle sole centrali in cui si verifichino fenomeni di congestione del traffico .
Questi meccanismi di network management avrebbero l’obiettivo di “migliorare la qualità complessiva del servizio”, non pregiudicando l’utilizzo delle applicazioni di file sharing. Al fine di garantire “anche nelle ore di punta” una sufficiente disponibilità di banda per il funzionamento soddisfacente delle altre applicazioni realtime (navigazione Internet, posta elettronica, Youtube).
Attività di video sharing come quelle fornite dalla piattaforma di Google non rientrerebbero perciò in quelle ad alto rischio di congestione del traffico. L’AD di Telecom Italia Franco Bernabé aveva però puntato il dito verso colossi come Facebook e la stessa BigG, rei di aver mangiato senza pagare alla tavola imbandita sulle infrastrutture di rete degli operatori.
Quello che resta da capire è quali centrali saranno coinvolte nelle novità annunciate da Telecom Italia, come sottolineato dall’esperto e blogger Stefano Quintarelli. Le connessioni in fibra ottica centrale-dorsale possono subire interventi esterni che aumentino la capacità di banda, senza alcuna manovra di traffic shaping .
Mauro Vecchio