Threads: non si discute di news e politica?

Threads: non si discute di news e politica?

Meta non farà nulla per incoraggiare discussioni su news e politica, in quanto vuole che Threads diventi un luogo più tranquillo di Twitter.
Threads: non si discute di news e politica?
Meta non farà nulla per incoraggiare discussioni su news e politica, in quanto vuole che Threads diventi un luogo più tranquillo di Twitter.

Threads è il nuovo concorrente di Twitter (che ha già minacciato una denuncia), ma l’obiettivo di Meta è offrire un “luogo meno arrabbiato per le conversazioni“. Questa è la promessa di Adam Mosseri, capo di Instagram. Per questo motivo, l’azienda californiana non gradisce discussioni su news e politica, anche se non verranno penalizzate o bloccate. Intanto, il numero di utenti continua a crescere rapidamente.

Per news e politica c’è Twitter

Rispondendo ad una domanda di Alex Heath (The Verge), Adam Mosseri ha scritto che l’azienda non farà nulla per incoraggiare discussioni su news e politica, anche se gli argomenti verranno inevitabilmente trattati su Threads. Il dirigente sottolinea che il coinvolgimento degli utenti e gli eventuali profitti non compenserebbero i controlli necessari e i rischi che derivano dalle conversazioni “fuori binario”.

Su Threads si può parlare di sport, musica, moda, intrattenimento e altri argomenti interessanti, evitando news e politica. Non è tuttavia prevista nessuna penalizzazione. L’intenzione di Meta è quindi evitare “accese” discussioni, come accade su Twitter.

L’obiettivo è creare una piazza pubblica per le comunità su Instagram che non hanno mai veramente abbracciato Twitter e per le comunità su Twitter (e altre piattaforme) che sono interessate a un luogo meno arrabbiato per le conversazioni.

Threads ha già superato i 70 milioni di utenti (basta il 25% di utenti Instagram per avere più utenti di Twitter). Alcuni di essi sono in Europa, nonostante il lancio ufficiale non sia ancora avvenuto (probabilmente hanno sfruttato il sideloading su Android).

Mosseri ha anticipato le funzionalità che verranno introdotte nelle prossime settimane (sarà possibile testarle con l’iscrizione al programma beta su Android), mentre Mark Zuckerberg ha comunicato che l’eventuale visualizzazione della pubblicità avverrà solo dopo il perfezionamento del servizio e il superamento di un miliardo di utenti.

Alex Stamos, ex responsabile della sicurezza di Facebook, ha evidenziato i problemi derivanti dal supporto per ActivityPub (non ancora disponibile su Threads). L’uso di un’architettura federata ostacolerà la moderazione dei contenuti e il rispetto delle leggi sulla privacy.

Fonte: The Verge
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Pubblicato il
8 lug 2023
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