TikTok niet: rimosso dall'App Store in Russia

TikTok niet: rimosso dall'App Store in Russia

TikTok rimosso dall'App Store in Russia: un primo passo verso il possibile futuro addio, tra gli ultimi afflati opposti di propaganda e libertà.
TikTok niet: rimosso dall'App Store in Russia
TikTok rimosso dall'App Store in Russia: un primo passo verso il possibile futuro addio, tra gli ultimi afflati opposti di propaganda e libertà.

Il lento arrivederci si sta consumando un giorno dopo l’altro: anche TikTok sta per abbandonare il territorio russo. Il social network aveva fin qui resistito e, nel fuggi fuggi generale che già aveva da tempo spento i server del rivale Instagram, il servizio era continuato. Da alcune ore, però, l’icona è scomparsa dal marketplace Apple: da adesso in avanti saranno impossibili nuovi download. Preludio allo spegnimento totale? Possibile, sebbene per il momento l’interruttore non sia ancora stato spento.

TikTok niet

Nelle settimane scorse ci si era chiesti più volte perché TikTok non fosse stato ancora vietato, restando alternativamente tanto una componente della propaganda moscovita, quanto un veicolo di informazione su quanto sta succedendo in Ucraina. In mezzo a queste due direttrici, TikTok era riuscito a restare in equilibrio e a non cadere. Va ricordato come in questo caso la proprietà sia cinese e da parte del Cremlino si è dunque adoperata ben maggiore elasticità di giudizio, cercando di arrivare per gradi ad una stretta. Prima le leggi contro la narrazione sconveniente (15 anni di prigione per i cittadini che si macchiano di questo peccato), quindi la chiusura dei social network e dell’informazione indipendente, ora inizia a scendere il sipario anche su quest’ultimo palcoscenico: per i più giovani la situazione sta diventando complessa anche al di là di tutto quel che è la perdita di posti di lavoro, perdita di potere d’acquisto e altre conseguenze economiche dirette.

Curiosamente uno dei grandi protagonisti della propaganda russa di queste settimane è stato quello che già era ormai ribattezzato come “battaglione TikTok“: si tratta di immagini girate ad arte per dimostrare il grande eroismo dei soldati russi al fronte, ma con immagini chiaramente fasulle di teatri di guerra senza alcun nemico. Grandi mitragliate contro palazzi sgombri, movimenti di truppa con divise pulite ed elmetti nuovi, immagini scenografiche in cui chi riprende si troverebbe ingenuamente esposto a quello che sarebbe un (inesistente) fuoco nemico. Il nome “battaglione TikTok” la dice lunga sul modo in cui i social network stanno operando in questo scenario e su ciò che possa significare il prossimo eventuale spegnimento di TikTok entro i confini russi.

Per ora è scomparso soltanto dall’App Store (sebbene non si conoscano i dettagli del comando: possiamo soltanto immaginare arrivi dalle autorità centrali), vietando ogni nuovo download ed impedendo quindi a nuovi utenti di poter entrare. Il prossimo passo sarà più radicale e scomparirebbe quella che è forse l’ultima fonte poco controllabile dal Rozkomnadzor.

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Pubblicato il 20 apr 2022
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