Il count down per TikTok sta per scadere, ma all’ultimo minuto potrebbe arrivare il colpo di scena. Trump ha annunciato un possibile accordo per la cessione del ramo USA prima della scadenza del 5 aprile. Una notizia che fa tirare un sospiro di sollievo ai 170 milioni di utenti e agli 1,3 milioni di creator a stelle e strisce, che temevano di veder svanire followers e guadagni.
Il conto alla rovescia per la vendita di TikTok USA
Tutto è iniziato nel 2024, quando una legge bipartisan ha imposto a ByteDance di mollare la presa sulla sua creatura americana entro il 19 gennaio. Un ultimatum caduto nel vuoto, tanto che per un po’ TikTok è sparito dagli app store, salvo poi rimaterializzarsi grazie a una proroga al 5 aprile concessa dal presidente.
Trump ha rivelato che gli aspiranti acquirenti non mancano e che in pole position c’è un terzetto agguerrito: Blackstone, Susquehanna International Group e General Atlantic. Sarà uno di loro a portarsi a casa la preziosissima app?
Ma perché l’America vuole spodestare la Cina da TikTok? Il timore è che dietro ByteDance si celi l’ombra del Partito Comunista, pronto a mettere le mani sui dati degli utenti a stelle e strisce. Un rischio per la sicurezza nazionale che la Casa Bianca non può permettersi, tanto da scendere in campo nelle trattative con un ruolo da protagonista.
Niente accordo ad aprile? Nessun problema, Trump estenderà ancora la scadenza
E se entro il 5 aprile non si trovasse un’intesa? Niente panico per i creator: il presidente è pronto a concedere un extra time pur di chiudere l’affare. E per ammorbidire Pechino potrebbe anche giocarsi la carta dei dazi. Trump ha dichiarato di essere disposto a ridurli. Intanto J.D. Vance scommette che i termini generali dell’accordo saranno definiti entro la fatidica data.