TIM conferma: nel 2023 prezzi tariffe aumenteranno, tante rimodulazioni

TIM conferma: nel 2023 prezzi tariffe aumenteranno, tante rimodulazioni

TIM non si ferma: per sostenere l'incremento dei costi delle infrastrutture è necessario aumentare i prezzi delle offerte fisse e mobili.
TIM conferma: nel 2023 prezzi tariffe aumenteranno, tante rimodulazioni
TIM non si ferma: per sostenere l'incremento dei costi delle infrastrutture è necessario aumentare i prezzi delle offerte fisse e mobili.

Nel contesto dell’ultima conference call di TIM, durante la quale l’AD Pietro Labriola ha presentato i risultati finanziari del primo trimestre del 2023, si è discusso anche in merito alla necessità di incrementare i prezzi in Italia per aziende e fascia consumer. Le nuove tariffe wholesale verranno applicate anche retroattivamente, stando al piano approvato dalla Commissione europea e da AGCOM; pertanto, preparatevi anche a nuove ondate di rimodulazioni.

TIM aumenterà i prezzi a tutti, anche ai già clienti

Come riportato dai colleghi di MondoMobileWeb, nel corso dei prossimi mesi e anni non solo arriveranno nuove tariffe dedicate ai consumatori che si legheranno a TIM, ma anche rimodulazioni per fasce di clienti selezionate tra rete fissa e rete mobile. L’aumento delle tariffe wholesale, come affermato da Labriola, non sarà ovviamente piacevole:

“[…] eserciterà pressioni anche sugli altri operatori verso un rialzo dei prezzi, perché in caso contrario si bruceranno parte del loro EBITDA. E se non sbaglio, nei dati stagionali annunciati da uno dei nostri competitor, hanno detto chiaramente che intendevano aumentare i prezzi su tutta la base clienti.”

TIM

Di conseguenza, è evidente che TIM probabilmente è solo il primo operatore nazionale a dire, senza peli sulla lingua, che nell’avvenire sono previsti esclusivamente aumenti dei prezzi per l’accesso alla telefonia fissa e mobile.

La prima ondata di rimodulazioni del 2023, finora, si è conclusa in positivo per TIM: tra circa 4,3 milioni di linee fisse e 2,1 milioni di linee mobili, infatti, il tasso di abbandono è stato “molto più basso del previsto”, per un impatto positivo complessivo previsto di circa 20 milioni di euro nel secondo trimestre dell’anno.

Una tendenza “più razionale e matura”

Tra rimodulazioni e l’indicizzazione dei prezzi delle offerte TIM in base all’andamento dell’inflazione, dunque, per Labriola la traiettoria futura sarà esclusivamente l’aumento dei prezzi, che sarebbe dovuto iniziare già quattro anni fa in maniera evidente. La nuova tendenza per la clientela e le aziende, pertanto, sarà “più razionale e matura”, fermo restando che i cittadini potranno comunque effettuare il recesso senza penali o il cambio di operatore.

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Pubblicato il
12 mag 2023
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