Gli Stati Uniti si trovano al centro di una contrattazione inter-governativa globale finora rimasta segreta , per riformare la normativa legata al settore dei servizi al di fuori dell’Organizzazione Mondiale del Commercio. E che sembra considerare la possibilità di liberalizzare la circolazione dei dati online.
Dopa l’archiviazione dei contestati incontri per un accordo per la riforma globale della proprietà intellettuale, il segreto e criticato ACTA , gli Stati Uniti si dimostrano ancora interessati a guidare il fronte mondiale per affrontare speditamente ed efficacemente le questioni attinenti la tutela della proprietà intellettuale, la gestione dei dati online ed in generale il commercio internazionale.
Al posto di ACTA, dunque, fervono i negoziati per l’epigono Trans-Pacific Partnership agreement ( TPP ), per il Trans-Atlantic Free Trade Agreement (TAFTA) e, da ultimo, gli incontri destinati a dare vita al Trade in Services Agreement ( TiSA ): come avvenuto nel caso di ACTA, e come avviene per altri trattati di questo genere, le negoziazioni sono segrete e in questo caso sembrano essere condotte a livello globale dagli Stati Uniti. E come per ACTA nel corso dei mesi sono iniziate a filtrare indiscrezioni, soffiate e analisi .
TiSA, in particolare, ha ora ottenuto l’interesse (preoccupato) degli osservatori: le trattative sono in corso da almeno un anno ma solo negli ultimi giorni si ha avuto notizia di alcuni dei dettagli della bozza del trattato che affrontano un argomento spinoso soprattutto dopo le rivelazioni dell’ex contractor NSA Edward Snowden, quello della gestione dei dati online, per cui alcune delle aziende tecnologiche, Microsoft in testa , si sono già schierate in altre sedi e contesti.
TiSA riguarda in generale il mercato dei servizi: da quelli ICT a quelli finanziari, passando per il trasporto aereo e quello marittimo, le forniture di energia. L’impostazione generale sembra quella di liberalizzare tali fronti per favorire l’ampliamento dei mercati.
In seguito alle indiscrezioni – pubblicate da Associated WhistleBlowing Press – a preoccupare è il fatto che questa logica porta, nell’ambito dei servizi online, ad approvare in gran segreto delle regole che governino la Rete , osserva EFF, a dare vita ad un sistema in cui i dati debbano circolare liberamente, mentre potrebbero invece passare sotto silenzio (e per il giudizio clemente degli States) le brecce aperte da cybercriminali o le fughe di dati degli utenti dei servizi.
Il trattato consentirebbe un più libero accesso ai dati da parte dei governi , indipendentemente dalla localizzazione fisica dei server, e la possibilità da parte delle aziende di trattare i dati degli utenti in territori dove non vi sono normative rigide a tutela dei dati stessi , a differenza del quadro europeo, che proibisce l’invio di informazioni sensibili sugli utenti fuori dai confini del Vecchio Continente e ne limita il tempo di conservazione ed i possibili utilizzi.
Per quanto la Commissione europea abbia per il momento riferito che TISA non minerà tali disposizioni, la preoccupazione e l’attenzione – come nel caso di ACTA – restano alte: le prime manifestazioni hanno già inondato le strade di Bruxelles. L’ex commissario europeo all’Agenda digitale Viviane Reding ha già affermato che la tutela della privacy dei dati è un diritto fondamentale e non certo una barriera al commercio ed ha di conseguenza tacciato TiSA di essere un mezzo attraverso cui gli Stati Uniti vorrebbero sbrogliare dall’interno la normativa europea.
Claudio Tamburrino
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Finalmente
Finalmente la chiusura di uno strumento che frenava la diffusione delle caselle PEC vere. Tutto è nato da un errore di fondo: pensare che, poiché è uno strumento "pubblico" debba essere gratis. Sull'onda di proteste anti-PEC che cavalcavano questa obiezione (proteste della cui genuinità si dubitò fortemente), nacque questa soluzione "gratis" per la posta elettronica certificata. Ancora non capisco come qualcuno possa aver sostenuto che dialogare con la PA debba esser gratis: se spedisco una raccomandata tradizionale questa è gratis? Se devo andare in un ufficio e per questo uso l'auto mi ridanno i soldi della benzina? E il tempo che perdo me lo ripagano? No di certo, ma tant'è: i fautori del tutto gratis hanno voluto questo, ora finalmente ne è stata decretata la fine.Il PoetaRe: Finalmente
- Scritto da: Il Poeta> Finalmente la chiusura di uno strumento che> frenava la diffusione delle caselle PEC vere.> Tutto è nato da un errore di fondo: pensare che,> poiché è uno strumento "pubblico" debba essere> gratis. Sull'onda di proteste anti-PEC che> cavalcavano questa obiezione (proteste della cui> genuinità si dubitò fortemente), nacque questa> soluzione "gratis" per la posta elettronica> certificata. Ancora non capisco come qualcuno> possa aver sostenuto che dialogare con la PA> debba esser gratis: se spedisco una raccomandata> tradizionale questa è gratis? Se devo andare in> un ufficio e per questo uso l'auto mi ridanno i> soldi della benzina? E il tempo che perdo me lo> ripagano? No di certo, ma tant'è: i fautori del> tutto gratis hanno voluto questo, ora finalmente> ne è stata decretata la> fine.Tu non hai capito proprio niente oppure devi essere uno di quegli intermediari parassiti destinati all'estinzione e all'oblio.I servizi si pagano quando uno non puo' o non gli viene permesso fare da se'.Quindi per poter contattare la PA, nel secolo scorso si dovevano scrivere raccomandate (il cui costo non andava certo ad ingrassare la PA) oppure recarsi di persona agli uffici (e il tempo perso non andava certo ad ingrassare la PA).Oggi la tecnologia fornisce un mezzo e uno strumento AGGRATIS, che consentono di ottenere lo stesso risultato senza far ingrassare inutili intermediari parassiti.panda rossaRe: Finalmente
*slow clap*DrFiZRe: Finalmente
> I servizi si pagano quando uno non puo' o non gli> viene permesso fare da> se'.> ??? Sarà il contrario scusa, quando puoi ma non vuoi fare da te, puoi pagare qualcuno per darti un servizio. Dovresti sempre essere messo in una condizione di fare da te. E non puoi arrangiarti e devi pure pagare, non è che sia proprio bello.> > Oggi la tecnologia fornisce un mezzo e uno> strumento AGGRATIS, che consentono di ottenere lo> stesso risultato senza far ingrassare inutili> intermediari> parassiti.Scusa e quale sarebbe questo mezzo?MisteroRe: Finalmente
PKI: Public Key Infrastructure, di cui la PEC è un caso particolare (basandosi sul riconoscimento solo di alcuni certificatori).Gli strumenti per utilizzare PKI (noti come PGP/GPG) ci sono da un sacco di tempo ed i client di posta elettronica li integrano da molto.Lo Stato NON deve mettere in piedi la PEC: deve fungere solo da ente certificatore, ovvero da "key server", nulla di più. E questo ha di certo un costo molto limitato (di key server è pieno il mondo).SkyRe: Finalmente
- Scritto da: panda rossa> Oggi la tecnologia fornisce un mezzo e uno> strumento AGGRATIS, che consentono di ottenere lo> stesso risultato senza far ingrassare inutili> intermediari parassiti.mi sono perso qualcosa?da quando in qua la PEC è gratuita?pec catoE la PEC quando la aboliscono?
Una delle più grandi truffe informatiche, risulta essere totalmente inutile e complessa da utilizzare... Io la abolirei immediatamente.darkamexRe: E la PEC quando la aboliscono?
Più di un anno fa ho letto che qualcuno definiva la PEC "una soluzione interessante ed intelligente ad un problema inesistente".MatteoRe: E la PEC quando la aboliscono?
- Scritto da: Matteo> Più di un anno fa ho letto che qualcuno definiva> la PEC "una soluzione interessante ed> intelligente ad un problema> inesistente".Infatti, abolirei PEC e pure la raccomandata, cosa dice quello che l'ha scritto, che la roba si può sempre portare a cavallo no? e se piove in carrozza.MisteroRe: E la PEC quando la aboliscono?
Pensavi fosse innovazione, invece era un calesse...Ma per favore, gli unici che pensano che la PEC sia un'innovazione sono i dipendenti di aziende che le gestiscono...-----------------------------------------------------------Modificato dall' autore il 18 dicembre 2014 16.32-----------------------------------------------------------darkamexRe: E la PEC quando la aboliscono?
Meravigliosa definizione.- Scritto da: Matteo> Più di un anno fa ho letto che qualcuno definiva> la PEC "una soluzione interessante ed> intelligente ad un problema> inesistente".darkamexRe: E la PEC quando la aboliscono?
- Scritto da: darkamex> Una delle più grandi truffe informatiche, risulta> essere totalmente inutile e complessa da> utilizzare... Io la abolirei> immediatamente.Vuoi tornare alla raccomandata cartacea?E poi ci stupiamo che l'Italia è indietro in quasi tutto.MisteroRe: E la PEC quando la aboliscono?
La PEC esiste solo in italia per favorire alcune aziende tecnologiche ben note. Viene mantenuta (forzatamente) perchè imposta e richiesta a norma di legge solo per contatti con la P.A. Gli utenti, infatti, non la usano se non per avere contatti con la P.A.Si potrebbe semplicemente accettare la mail tradizionali che con i sistemi di sicurezza odierni (autenticazione tramite SMS o code) o prevedere forme di autenticazione dei documenti più economici e immediati. Sicuramente sarebbero sistemi più sicuri e universali dell'accrocchio burocratico che è la PEC... "innovazione all'italiana"darkamexRe: E la PEC quando la aboliscono?
- Scritto da: darkamex> La PEC esiste solo in italia per favorire alcune> aziende tecnologiche ben note. Forse fai un po' di confusione, la PEC la offrono un sacco di operatori. Riguardo il discorso Italia, forse stavolta ci abbiamo visto giusto:http://www.key4biz.it/firma-elettronica-pec-via-nuove-regole-ue-antonello-giacomelli-passo-verso-mercato-unico/http://www.corecom.marche.it/primo_piano/scheda.php?id=1228>Viene mantenuta> (forzatamente) perchè imposta e richiesta a norma> di legge solo per contatti con la P.A.No, forse ti riferisci appunto alla CEC-PAC, con la PEC "tradizionale" scrivi a chiunque abbia un'altra PEC. Certo, sei libero di continaure a mandare raccomandate tra privati, intanto con la PA mandi PEC e non più carte e fax, per legge grazie a DIo, altrimenti c'è sempre qualcuno che rema contro l'innovazione perché "si stava meglio quando si stava peggio".> Gli> utenti, infatti, non la usano se non per avere> contatti con la> P.A.Affari loro> Si potrebbe semplicemente accettare la mail> tradizionali che con i sistemi di sicurezza> odierni (autenticazione tramite SMS o code) o> prevedere forme di autenticazione dei documenti> più economici e immediati.> Cioè, a fronte di un accrocchio collaudato e funzionante che costa 5 euro + iva l'anno, tu vorresti mettere un altro accrocchio che non si sa bene come funziona (sms??? code????)? Accomodati, proponi lo standard.> > Sicuramente sarebbero sistemi più sicuri e> universali dell'accrocchio burocratico che è la> PEC... "innovazione> all'italiana"Ma magari si può contestare la soluzione tecnica (a patto di avere altra proposta valida però), ma sullo scopo non capisco come non si possa vederne la potenzialità.MisteroRe: E la PEC quando la aboliscono?
- Scritto da: Mistero> Vuoi tornare alla raccomandata cartacea?> > E poi ci stupiamo che l'Italia è indietro in> quasi> tutto.Nel resto del mondo (non esiste nessun tipo di PEC) non si sono informatizzate le PA?aiOsRe: E la PEC quando la aboliscono?
Ho sentito dire che mandano i piccioni perchè non hanno la PEC...darkamexRe: E la PEC quando la aboliscono?
> Nel resto del mondo (non esiste nessun tipo di> PEC) non si sono informatizzate le> PA?In Europa ci si pensa http://punto-informatico.it/b.aspx?i=4205941&m=4206338#p4206338Non esistevano neppure le Ferrari prima che un tal Enzo le inventasse, e neppure le scarpe con i buchi sotto e tante altre cose. Cosa vuoi, a volte arriviamo prima degli altri.MisteroRe: E la PEC quando la aboliscono?
Sicuramente al MIT la pensano come te, visto che non usano la PEC... ma, piuttosto, un sistema che sta funzionando da una ventina di anni (PKI).SkyRe: E la PEC quando la aboliscono?
ahahahah... il paragone "ferrari", "pec" non ci sta... forse è più indicato "PEC" e "FIAT" (Prendi i soldi e scappa)darkamexRe: E la PEC quando la aboliscono?
- Scritto da: darkamex> ahahahah... il paragone "ferrari", "pec" non ci> sta... forse è più indicato "PEC" e "FIAT"> (Prendi i soldi e> scappa)va beh, stiamo parlando del nulla, ancora devo capire quale sarebbe l'alternativa alla raccomandata cartacea che evidentemente preferisco in molti e fa comunque ingrassare UNA sola azienda italiana per avere pura meno efficienzaMisteroRe: E la PEC quando la aboliscono?
- Scritto da: darkamex> "La tecnologia PEC non è riconosciuta come> standard internazionale, a differenza di altre> tecniche di firma digitale e di tracciamento> della consegna equivalenti e standard, come RFC> 3798."Infatti la PEC risolve una cosa per la quale non esisteva soluzione sicura ed affidabile, tanto è vero che mi posti una RFC che fa acqua da tutte le parti:https://tools.ietf.org/html/rfc3798#page-19> > CREDO CHE POSSA BASTARE PER DEFINIRLA COME> UN'COSETTA> "ALL'ITALIANA"> Una cosetta che funziona. Comunque se mi vuoi dimostrare che è più facile, veloce e meno costoso inviare una raccomandata cartacea, fai pure, ti ascolto.> l'identificazione univoca può avvenire in vari> modi (come succede anche su Gmail) Cioè? Google ha sistemi di verifica della consegna? me li spieghi? grazienoi abbiamo> scelto di utilizzare un sistema macchinoso e> burocratico per alimentare alcune aziende> italiane che non sono competitive per manifesta> incapacità...> Ma per carità, cerca offerta pec su google e vedi quanti la vendono, certo non gli ortofrutta, chi la deve vendere?> li vogliamo chiamare "aiuti di stato", mmmhhh...> si.Si ok, anche i controlli veterinai che fanno sulla carne che mangi è per far ingrassare i medici, mica per la tua salute. Dai suvvia, qualcuno che vuole vedere anche lo scopo e non solo le solite congetture?Misteroil problema non e' tanto
o non solo la cec-pac o la pec, ma questioni come questa : < Q: Se una prestazione CUP è stata pagata online, quali documenti bisogna presentare al momento della visita o dell'esame?A: È necessario PORTARE CON SE IL FOGLIO dell'appuntamento e le ricevute di pagamento che sono state inviate tramite e-mail.ATTENZIONE:Per STAMPARE le ricevute di pagamento valide ai fini fiscali è necessario scaricarle dall'indirizzo riportato sulla e-mail di notifica del pagamento (file formato pdf)> che si innervano in molti angoli della enorme burocrazia italiana (va detto che anche non fosse italiana, sarebbe cmq una bestia complessa da maneggiare )bubbaRe: il problema non e' tanto
- Scritto da: bubba> o non solo la cec-pac o la pec, ma questioni come> questa> :> > < Q: Se una prestazione CUP è stata pagata> online, quali documenti bisogna presentare al> momento della visita o> dell'esame?> A: È necessario PORTARE CON SE IL FOGLIO> dell'appuntamento e le ricevute di pagamento che> sono state inviate tramite> e-mail.> > ATTENZIONE:> Per STAMPARE le ricevute di pagamento valide ai> fini fiscali è necessario scaricarle> dall'indirizzo riportato sulla e-mail di notifica> del pagamento (file formato> pdf)> >> > che si innervano in molti angoli della enorme> burocrazia italiana (va detto che anche non fosse> italiana, sarebbe cmq una bestia complessa da> maneggiare> )Si ma non c'entra con la PEC questa cosa, è una delle tante inefficienze della sanità.Ma tu sai che ad esempio, ci sono strumenti diagnostici molto complessi dove vengono stampati referti, che non hanno la possibilità di pescare da una anagrafica condivisa? e via a metter dentro dati ogni volta?O che tra ASL e anagrafe comunali non si parlano, quindi non sanno se uno è morto ad esempio?MisteroBrunetta
Brunetta[img]http://www.psychologytoday.com/files/u693/hyena-laughing.jpg[/img]Scusate senza offese sono granturche sequalche piccola precisazione
Proprio in breve, un paio di punti:1) la PEC di Brunetta ha un "difetto originale" che la rende molto pericolosa, ne hanno parlato all'inizio proprio qui e su siti simili: chi la sottoscrive si "lega" le mani a QUELLA PEC, cioè da il "potere alla PA" di usare SEMPRE quella PEC, mentre un principio generale dei rapporti tra la PA e l'utente è che quest'ultimo può decidere nelle istanze "dove" ricevere le comunicazioni riguardanti le medesime. La PEC di Brunetta "toglieva" (che io sappia) questa possibilità (tu fai un'istanza, indichi una PEC diversa, e la PA invece ti può rispondere sull'altra..) e quel che è peggio è che le persone per lo più non lo sanno...2) riguardo altri post, che dicono la questione "la PEC non ti garantisce l'avvenuta lettura". Questa garanzia NON E' NECESSARIA. Se ricevi a casa un plico cartaceo e non lo apri, sono fatti tuoi. Quando hai una PEC, soprattutto se hai un'attività, la devi "gestire" con la normale diligenza, e anche di più se sei un professionista: devi controllare la casella, chiuso. La PEC, come la raccomandata, è un mezzo a tutela, prima di tutto, di chi "invia": non avete idea dei problemi con le persone che non si fanno trovare, perdiamo più tempo e spese con il 5% di irreperibili che con il 95% che va a buon fine. Vi sembra normale che invio una raccomandata (carta intendo) alla sede legale DI UNA SRL e mi ritorna irreperibile o sconosciuto??? (che vuole dire, in sostanza, che non è stata messa sulla cassetta la targhetta con il nome della ditta: il postino quando notifica, con la sua firma non mi certifica che ha consegnato "a quella società", ma "a quell'indirizzo ed a quel nome ditta che è indicato sulla targhetta": non è necessario che sia sicuro che la ditta sia quella, lui mi assicura che è andata all'indirizzo della busta e che risulta lì il nome indicato sulla busta). Con la PEC ovviamente la questione è semplificata.Semmai, piuttosto che implementare meccanismi difficoltosi di verifica della lettura, avrebbe una sua logica mettere una regola "generale" per cui la notifica via PEC si dà per avvenuta non il giorno stesso, ma un "tot" di giorni precisi successivi all'invio, per esempio 4, così da dare un po' di tempo, come può essere giusto.3) relativamente alle PEC delle imprese, devo dire che hanno tirato fuori una normativa "surreale": non ho tempo e non è il luogo dove spiegare, ma in sostanza la PEC delle ditte diciamo che funziona, ma solo quando le aziende, in proprio, la gestiscono correttamente, cioè la denunciano, la rinnovano ecc. La normativa però è del tutto bucata ed incoerente: non sono praticamente previste sanzioni qualora una ditta non provveda a tenere "viva" la sua PEC (o a comunicarne una nuova) (solo in fase di atto costitutivo della società è obbligatorio denunciarla), qualche tempo fa ho letto lo scritto di un avvocato che giustamente ci informava che avendo inviato un atto giudiziario per PEC ad una società e la PEC era fallita (verificando, la PEC era revocata) e ci chiedeva di intervenire con la "sanzione": beh, sapete cosa possiamo fare noi? NIENTE. Unica cosa, si fa partire un procedimento d'ufficio, si verifica che la PEC non è attiva, si chiede l'intervento del Giudice del Registro e la togliamp dalla Visura: la società resta senza quella PEC e stop, ma non la possiamo obbligare a denunciarne una valida.Peggio ancora. Le informazioni legali su tutte le imprese stanno nei dati del Registro delle Imprese. Quando voi richiedete un Certificato della ditta XY, quello che è indicato lì dentro ha valore legale, cioè se dovete fare una causa all'Amministratore, l'Amministratore E' quello indicato lì, e se non lo è più, sono fatti della ditta, non dei terzi che ignorano in buona fede la questione. Tra i dati del Registro Imprese c'è anche "l'indirizzo pubblico di posta certificata", che per il principio generale che la pubblicità legale delle imprese è nel Registro Imprese, "dovrebbe" essere la PEC ufficiale di quella società. NON E' COSI' perché i nostri furbi legislatori hanno impastato una legislazione per cui il luogo ufficiale dove ricercare le PEC è il sito INI-PEC. Il quale sito INI-PEC, per inciso, mi risulta che preleva i dati dal Registro delle Imprese.. e non segnala neanche se la PEC è Inattiva o Revocata, lo vedete solo dopo la spedizione.. (noi invece in Camera abbiamo uno strumento di verifica interno con cui lo sappiamo prima). Ci sarebbe poi l'altra questione delle PEC che sono in uso a più soggetti, cosa che mi risulta consentita ma che appare illogica. Potete verificare facilmente: sul sito INI-PEC fate qualche ricerca con nomi di PEC "comuni" (non posso suggerirli per motivi di privacy ed altro), tipo nome.cognome@PEC.IT. Ho trovato PEC che risultano usate da 15-20 soggetti e più, e chissà se qualcuno non l'abbia denunciata senza averne il diritto. Tra l'altro, un altro strumento che manca è uno che permetta di sapere "a chi" è attribuita una determinata PEC, specie appunto nel caso di PEC in uso da più soggetti.Detto questo, in sé la PEC funziona. Semmai un consiglio: PEC = raccomandata. Non usate la PEC, per esempio con le PA, per inviare richieste dell'orario di uffici o qualunque altra cosa che su cartaceo avreste inviato con posta normale: vi allungate i tempi (le PEC passano tutte dal protocollo) e ci mettete in difficoltà per la risposta, non tutti gli uffici sono attrezzati per le PEC. Al limite, se volete avere una "certificazione" di quando avete inviato una richiesta di informazioni, prima si invia per posta normale, e dopo qualche giorno senza risposta si fa seguire la PEC.Buonanotte..Lavoro in Camera di CommercioRe: qualche piccola precisazione
- Scritto da: Lavoro in Camera di Commercio> Al limite, se volete avere una> "certificazione" di quando avete inviato una> richiesta di informazioni, prima si invia per> posta normale, e dopo qualche giorno senza> risposta si fa seguire la> PEC.> Buonanotte..Che cosa intendi per "posta normale" ?Voglio sperare che tu intenda e-mail, e non certo quella cosa con francobollo e ceralacca che viene consegnata manualmente dal postino, visto che il mio calendario segna il terzo millennio dopo Cristo e non piu' l'eta' della pietra.panda rossaRe: qualche piccola precisazione
- Scritto da: panda rossa> Che cosa intendi per "posta normale" ?> Voglio sperare che tu intenda e-mailovviamente.... ;-) E-mail non certificata (ed inviata da e-mail normale, meglio)CCIAARe: qualche piccola precisazione
Non so come funziona da voi, io ogni volta che ho risposto a richieste tramite posta ordinaria, la richiesta è stata reiterata fino a che è stata esaudita tramite raccomandata (leggasi, per me neanche hanno aperto la busta, più semplice richiedere nuovamente).In seconda istanza io continuo ad avere e rinnovare la PEC, ma da tutte le PA non ho mai ricevuto una straccio di mail, solo e sempre raccomandate cartacee. Visto che sei dall'altra parte, potrei sapere in perché ho dovuto fare una spesa (non è fuori del mondo ma c'è ed è obbligatoria) specificatamente per parlare con la PA mentre dall'altra parte non c'è un utilizzo?marcorrRe: qualche piccola precisazione
- Scritto da: marcorr> Non so come funziona da voi, io ogni volta che ho> risposto a richieste tramite posta ordinaria, la> richiesta è stata reiterata fino a che è stata> esaudita tramite raccomandata (leggasi, per me> neanche hanno aperto la busta, più semplice> richiedere> nuovamente).> In seconda istanza io continuo ad avere e> rinnovare la PEC, ma da tutte le PA non ho mai> ricevuto una straccio di mail, solo e sempre> raccomandate cartacee. Visto che sei dall'altra> parte, potrei sapere in perché ho dovuto fare una> spesa (non è fuori del mondo ma c'è ed è> obbligatoria) specificatamente per parlare con la> PA mentre dall'altra parte non c'è un> utilizzo?La PEC nelle PA è obbligatoria, se hanno usato altri sistemi prima chiedi spiegazioni e dopo fai espostoMisteroRe: qualche piccola precisazione
> > La PEC nelle PA è obbligatoria, se hanno usato> altri sistemi prima chiedi spiegazioni e dopo fai> espostoTu lo sai che sono riusciti a far passare la storia che visto che la PEC non è recepita dall'utenza della stesso valore della raccomandata, loro devono continuare a usare la raccomandata. Confermatami da due funzionari INAIL che hanno fatto perdere la mattinata a mio fratello per una variazione di parametri.Io so solo che, quando a loro interessa, fanno capire quello che vogliono a colpi di multe, quando non gli interessa o va contro i loro interessi diventa improponibile.marcorrRe: qualche piccola precisazione
- Scritto da: marcorr> Non so come funziona da voi, io ogni volta che ho> risposto a richieste tramite posta ordinaria, la> richiesta è stata reiterata fino a che è stata> esaudita tramite raccomandata (leggasi, per me> neanche hanno aperto la busta, più semplice> richiedere> nuovamente).> In seconda istanza io continuo ad avere e> rinnovare la PEC, ma da tutte le PA non ho mai> ricevuto una straccio di mail, solo e sempre> raccomandate cartacee. Visto che sei dall'altra> parte, potrei sapere in perché ho dovuto fare una> spesa (non è fuori del mondo ma c'è ed è> obbligatoria) specificatamente per parlare con la> PA mentre dall'altra parte non c'è un utilizzo?Guarda, potrei liquidare con una battuta "malevola": io lavoro alla Camera di Commercio, cioè uno degli Enti cosiddetti "inutili" e che Renzie vorrebbe fare fuori. Eppure, il riscontro dei miei utenti "ripetitivi", cioè che hanno con noi rapporti continuativi (per capirsi: agenzie e studi) è che siamo la PA più efficiente (c'è una ricerca ma ora lascio perdere). Vabbè, anche noi abbiamo i nostri difetti, ma sai dove sta il difetto ancora maggiore? Nelle norme. Non ho tempo adesso (sono al lavoro), ma noi ogni giorno siamo a dover applicare norme "bacate".E quando chi fa le norme, dopo essersi preso mesi ed anni per legiferare, me la pubblica il sabato ed io il lunedì devo applicarla? E la faccia con l'utente arrabbiato ce la devo mettere io però: il pendolare se la prende col capotreno, ma il problema sta altrove.Vai sul codice civile, articolo 2470: nel 2009 l'hanno modificato, mettendo una parolina, "deposito", che è sbagliata: la parola giusta è "Iscrizione" e cambia molto. E' ancora lì, non so che fare, c'è un ufficio ministeriale "norme sbagliate" a cui poter inviare qualcosa? ;-)Detto questo, non so con quale Ente hai avuto quei problemi. In Camera da almeno 2 anni (ma forse 3) per dire al Registro Imprese se depositi una pratica DEVE esserci una PEC, e noi via PEC tutto facciamo. Siamo pure obbligati dalle norme, ma lo facciamo già da prima (per il Registro Imprese).Poi a volte qualche problema c'è, per esempio la norma non era coordinata in modo da chiarire se per PEC potevamo notificare le Sanzioni Amministrative, e che il dubbio non fosse solo della mia Camera (dove ho superiori che in ambito amministrativo hanno le palle) l'ha confermato il fatto che quella di Reggio Emilia ha posto un quesito specifico al Ministero, il quale ha risposto nell'agosto di quest'anno confermando che si poteva e doveva usare la PEC per le società. Fino allora, per non rischiare di vedere contestate delle notifiche, abbiamo usato la raccomandata, ma adesso usiamo la PEC.Più in generale, capisco quello che scrivi: io qui sono della PA, ma sono a mia volta utente sia della PA che di privati. Posso dire che molte volte dipende un po' da chi c'è dall'altra parte? Dico quando c'è un problema, se trovi la persona giusta risolvi, altrimenti impazzisci, trovi dei muri di gomma, come quelli dei Call Center telefonici, no? (senza generalizzare).Se devo essere sincero, io mi ritengo, come Ente, ad un piano un po' "superiore", nel senso che la mia amministrazione VUOLE che io sia contattabile: e-mail personale, di ufficio, telefono personale, quando sono al lavoro mi chiami ed io rispondo.. e nessun limite a chiamare all'esterno (a volte certi dipendenti di Enti hanno questo problema: non ti richiamano perché l'Ente non ha i soldi per fare le telefonate esterne): io ti contatto, anche ai cellulari.Vi lascio, sono al lavoro.. magari a casa rispondo ad altre cose se necessarioCCIAARe: qualche piccola precisazione
> Vi lascio, sono al lavoro.. magari a casa> rispondo ad altre cose se> necessarioSe sei un informatico iscriviti ad opensipa.itciaoopensipaRe: qualche piccola precisazione
E tu dal lavoro hai il tempo di scrivere post così lunghi... scusa cercate nuovi impiegati per caso ? ;)IgaRyuRe: qualche piccola precisazione
Sono artigiano e devo trattare soprattutto con INPS, INAIL, Agenzia delle entrate (principalmente).Personalmente l'ente che trovo più inutile è l'INAIL. Che senso ha se li pago per tutelarmi per eventuali infortuni sul lavoro se poi, dopo che hanno pagato per l'infortunio, si rivalgono su di me. Per questo ho dovuto fare un'assicurazione privata per coprire questa eventualità. (pago un'assicurazione per coprire l'assicurazione INAIL)Però sia con INAIL che con INPS per ogni comunicazione ho la raccomandata e per risolvere devo fare la coda negli orari che fanno comodo a loro e soprattutto all'unico sportello che ha una fila interminabile, (si ci sono altri sportelli senza coda ma visto che non è compito loro io devo fare la coda)marcorrRe: qualche piccola precisazione
- Scritto da: Lavoro in Camera di Commercio> 2) riguardo altri post, che dicono la questione> "la PEC non ti garantisce l'avvenuta lettura".> Questa garanzia NON E' NECESSARIA. Se ricevi a> casa un plico cartaceo e non lo apri, sono fatti> tuoi. resta nella cassetta della posta il bigliettino di andar a ritirate dal tot giorno la raccomandata all ufficio postale. con tanto di $ al giorno.SE non la ritiri allora la raccomandata NON l hai ricevuta e so cavoli di chi l ha spedita, (il mio amministratore ne sà qualcosa)gianniRe: qualche piccola precisazione
- Scritto da: gianni> - Scritto da: Lavoro in Camera di Commercio> > 2) riguardo altri post, che dicono la questione> > "la PEC non ti garantisce l'avvenuta lettura".> > Questa garanzia NON E' NECESSARIA. Se ricevi a> > casa un plico cartaceo e non lo apri, sono fatti> > tuoi. > > resta nella cassetta della posta il bigliettino> di andar a ritirate dal tot giorno la> raccomandata all ufficio postale. con tanto di $> al> giorno.No, lui parlava di raccomandata recapitata, se a te lasciano il biglietto allora non l'hanno recapitata, in fatti ti danno promemoria per andarla a prendere.Una volta che ti recapitano un documento, che tu lo apra o meno è affar tuoargutoRe: qualche piccola precisazione
Se non ritiri la raccomandata (e il destinatario non è irreperibile), dopo 30 giorni di giacenza (se non ricordo male) la raccomandata viene considerata consegnata. Questo per evitare i furbetti "Non ritiro la raccomandata così nessuno potrà rivalersi su di me"pippuzRe: qualche piccola precisazione
- Scritto da: pippuz> Se non ritiri la raccomandata (e il destinatario> non è irreperibile), dopo 30 giorni di giacenza> (se non ricordo male) la raccomandata viene> considerata consegnata. Questo per evitare i> furbetti "Non ritiro la raccomandata così nessuno> potrà rivalersi su di me"Nel caso degli atti giudiziari, che sono quelli che maneggio io (busta verde) la compiuta giacenza è al decimo giorno. Su quelle normali non lo so.Devo aggiungere una cosa sgradevole: tanta gente fa lo gnorri con le raccomandate, ma quando arriva l'avviso di Equitalia, si muovono.. con tanti difetti originari di EQ (dipendenti dalla volontà politica più che altro (le norme iniziali erano "cretine", è OVVIO che andavano messi una serie di limiti ed indicazioni in base all'importo da riscuotere ed alla situazione patrimoniale della persona), EQ svolge un compito fondamentale.Certo, non dovrebbe essere una SPA: questo è un compito istituzionale, non privatistico. Però non va buttata l'acqua sXXXXX col bambinoCCIAARe: qualche piccola precisazione
- Scritto da: gianni> - Scritto da: Lavoro in Camera di Commercio> > 2) riguardo altri post, che dicono la questione> > "la PEC non ti garantisce l'avvenuta lettura".> > Questa garanzia NON E' NECESSARIA. Se ricevi a> > casa un plico cartaceo e non lo apri, sono fatti> > tuoi. > > resta nella cassetta della posta il bigliettino> di andar a ritirate dal tot giorno la> raccomandata all ufficio postale. con tanto di $> al> giorno.> SE non la ritiri allora la raccomandata NON l hai> ricevuta e so cavoli di chi l ha spedita, (il mio> amministratore ne sà qualcosa)Non è così. Esiste la "compiuta giacenza", e se l'indirizzo è corretto (e questo si può verificare anche a posteriori, all'anagrafe) la notifica è avvenuta ed i cavoli sono di chi non ha ritirato. Poi, ovviamente, se è uno furbissimo che non ha niente, niente riesci ad avere...CCIAARe: qualche piccola precisazione
C'e' un altro piccolo dettaglio , la pec e' come una raccomandata a cui il postino metta la firma al posto del destinatario una volta messa nella buca delle lettere ( questo rende nulla la notifica ) ... quindi anche su una pec correttamente ricevuta si puo' fare opposizione legale e trovare un giudice che dichiari nulla la ricezione per analogia con il cartaceo ,in piu' se su una pec si richiede la "ricevura di ritorno" ( leggi conferma di lettura ) classica ( quella inviata dal client di posta quando si apre il messaggio ) si ottiene un bel messaggio di errore .LorenzoRe: qualche piccola precisazione
- Scritto da: Lorenzo> C'e' un altro piccolo dettaglio , la pec e' come> una raccomandata a cui il postino metta la firma> al posto del destinatario una volta messa nella> buca delle lettere ( questo rende nulla la> notifica ) ... quindi anche su una pec> correttamente ricevuta si puo' fare opposizione> legale e trovare un giudice che dichiari nulla la> ricezione per analogia con il cartaceo> ,NO! no no no e no. La PEC risolve proprio quel problema, nel momento in cui tu registri una PEC ti impegni ad andare a guardarla, il paragone che fai è sbagliato, quando la PEC viene consegnata al server del tuo gestore è come quando il postino la consegna a te e tu firmi. Questo non vuol dire che sia stata letta, in entrambi i casi, sia cartacea che elettronica, ma di quello che fai tu non importa alla legge, importa che ti è stata consegnata, altrimenti tutti potrebbero dire "si l'ho ricevuta ma non non ho mai avuto tempo per leggerla", affari tuoi quelli, intanto la hai avuta.E' così anche per la PEC, affari tuoi se non controlli la casella. Non per niente ti danno sistemi di notifica su altra mail o anche SMS, perché è importante che tu la guardi.> in piu' se su una pec si richiede la "ricevura di> ritorno" ( leggi conferma di lettura ) classica> ( quella inviata dal client di posta quando si> apre il messaggio ) si ottiene un bel messaggio> di errore> .Ci credo bene, c'è già una ricevuta di consegna che vale 1000 volte più di quella farlocca che prevede la maiil.MisteroRe: qualche piccola precisazione
Se ne sei convinto ... contento tu , spero che nessuno ti contesti mai una pec in tribunale :) , per legge la pec e' equiparata ad una raccomandata A/R , se una raccomandata A/R reca sulla ricevuta di ritorno la firma del postino ( come accade sulla pec ) invece della firma del destinatario tutto il proXXXXX di notifica e' nullo , quindi la breccia c'e' , se hanno fatto il pasticcio si puo' dire NO fino alla fine dei tempi , nasconderlo sotto il tappeto , fare anche finta che non ci sia ... ma il pasticcio rimane .tra l'altro da nessuna parte del contratto pec che ho sottoscritto c'e' scritto che mi impegno a controllare la casella di posta ...LorenzoRe: qualche piccola precisazione
Lavoro per la P.A. e sono - dall'inizio - un utente della CEC-PAC.Desideravo ringraziarla per l'intervento e le informazioni, che hanno anche fornito riscontro a quanto già sapevo.MrGianniarieteRe: qualche piccola precisazione
"riguardo altri post, che dicono la questione "la PEC non ti garantisce l'avvenuta lettura". Questa garanzia NON E' NECESSARIA. Se ricevi a casa un plico cartaceo e non lo apri, sono fatti tuoi"Infatti la PEC non garantisce quello che dici.Se ricevi a casa un plico cartaceo e rimane in giacenza e' in giacenza non e' in casa tua!!!!!la consegna a casa e quella presso l'ufficio postale piu' vicino sono 2 cose diverse!Quindi e' di fatto inutile e deficitaria rispetto a quella internazionale.claudioOltre l'aspetto tecnico
Si potrebbe fare della facile ironia, ma la situazione è abbastanza penosa.Ci voleva il servizio televisivo di Report per smuovere qualcosa?Giuseppe RossiBrunetta
Brunetta[img]http://www.psychologytoday.com/files/u693/hyena-laughing.jpg[/img]...Brunetta
Brunetta[img]http://www.psychologytoday.com/files/u693/hyena-laughing.jpg[/img]Pane e gazzellaBrunetta
Brunetta[img]http://www.psychologytoday.com/files/u693/hyena-laughing.jpg[/img]Mi dimetto da falso poetaRe: Brunetta
Ridi ridi, che la mamma ha fatto i "gnocchi".silvanRe: Brunetta
- Scritto da: silvan> Ridi ridi, che la mamma ha fatto i "gnocchi".XXXXXXX figlio di XXXXXXX....convertirle grazie
Io l'ho utilizzato un paio di volte. E adesso come faccio? Ci sono diversi interlocutori che adesso dovrei communicare di nuovo la nuova email?!?Ma perche'? Va bene che cec-pac faceva cahare ma almeno convertitela in PEC sarebbe cosi' costoso?!pipposempli ceRe: convertirle grazie
- Scritto da: pipposempli ce> Io l'ho utilizzato un paio di volte. E adesso> come faccio? Ci sono diversi interlocutori che> adesso dovrei communicare di nuovo la nuova> email?!?> Ma perche'? Va bene che cec-pac faceva cahare ma> almeno convertitela in PEC sarebbe cosi'> costoso?!NOn hai letto l'articolo? se vuoi te ne danno una gratis per un anno.MisteroRe: convertirle grazie
Si ma non hanno specificato se e' la stessa o una nuova- Scritto da: Mistero> - Scritto da: pipposempli ce> > Io l'ho utilizzato un paio di volte. E adesso> > come faccio? Ci sono diversi interlocutori> che> > adesso dovrei communicare di nuovo la nuova> > email?!?> > Ma perche'? Va bene che cec-pac faceva> cahare> ma> > almeno convertitela in PEC sarebbe cosi'> > costoso?!> > NOn hai letto l'articolo? se vuoi te ne danno una> gratis per un> anno.pipposempli ceRe: convertirle grazie
- Scritto da: pipposempli ce> Si ma non hanno specificato se e' la stessa o una> nuova> Secondo me una nuova che non sarà più cec-pac. NOn so se mantengono il dominio> - Scritto da: Mistero> > - Scritto da: pipposempli ce> > > Io l'ho utilizzato un paio di volte. E> adesso> > > come faccio? Ci sono diversi interlocutori> > che> > > adesso dovrei communicare di nuovo la nuova> > > email?!?> > > Ma perche'? Va bene che cec-pac faceva> > cahare> > ma> > > almeno convertitela in PEC sarebbe cosi'> > > costoso?!> > > > NOn hai letto l'articolo? se vuoi te ne danno> una> > gratis per un> > anno.MisteroRe: convertirle grazie
Sii... E dopo l'anno? Te la devi pagare. Ho il sospetto che ci sia anche lo zampino dei provider, ovvero i fornitori della normale PEC.silvanRe: convertirle grazie
- Scritto da: silvan> Sii... E dopo l'anno? Te la devi pagare. Ho il> sospetto che ci sia anche lo zampino dei> provider, ovvero i fornitori della normale> PEC.Si, e ringrazia che te la diano gratis per un anno. Ma scusa, stanno dismettendo una cosa per risparmiare, vuoi che ne facciano un'altra gratis per te? l'alternativa costa 6 euro l'anno, sai che roba...Misterofalliti
L'ITALIA E' UNA REPUBBLICA DI FALLITII COMUNI SONO FALLITIIO HO USATO LA PEC GOVERNATIVA MOLTE VOLTE E MI SONO TROVATO BENEE' IL SOLITO BALZELLO CHE QUANDO CAMBIA UN GOVERNO SI GETTA XXXXX A CHI C'ERA PRIMA E CANCELLANO LA LEGGE.ADESSO I 16 MILIONI CHE RISPARMIERANNO ANDRANNO TUTTI DENTRO IL NASO DEI POLITICI A SUON DI BIANCA....ALTROCHE'giggo carinoGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiPubblicato il 24 dic 2014Ti potrebbe interessare