In una intervista pubblicata da DistroWatch , Linus Torvalds parla a ruota libera di Linux, come lo fece, quello su cui più gli piace concentrarsi e tutto quanto. Tra le varie dichiarazione del “papà” del pinguino, poi, ce n’è una che elogia, anzi difende l’esistenza di un numero senza fine di distribuzioni basate su Linux diverse tra loro: uno stato di cose che non può che far bene a tutti, agli utenti come al mercato .
Alla domanda sulla validità di un modello da “singola distribuzione”, quasi si trattasse di un monolitico sistema a finestre a caso, Torvalds risponde che “le distro multiple non sono semplicemente una buona cosa, sono assolutamente obbligatorie! Abbiamo centinaia di distro, e molte di esse sono pensate soprattutto per mercati di nicchia. Ed è una cosa di cui hai bisogno semplicemente perché mercati differenti hanno requisiti differenti, e nessuna distribuzione universale si prenderà cura di tutto”.
La forza di Linux è appunto l’adattabilità del kernel a scenari di impiego anche diversissimi tra loro, dice Torvalds. Se poi si pensa al numero “eccessivo” di distro destinate a uno stesso mercato, continua il coder, come nel caso di quelle per l’ambiente desktop openSUSE/Fedora/Ubuntu, la concorrenza tra player diversi non può che far bene alla qualità e sarà poi il mercato a decidere a chi dare fiducia .
In aggiunta, avere più distribuzioni fa in modo che tutti siano più onesti , continua Torvalds, e anche se il prezzo da pagare per questo vantaggio è “un po’ di confusione”, rimane scontata la convenienza di un sistema “multi-party” rispetto a uno monocratico in cui a decidere sia soltanto un soggetto.
Per Torvalds la filosofia di apertura e trasparenza dell’open source funge anche e soprattutto da cane da guardia delle derive tecnologiche così come di quelle economiche , un principio sposato anche dall’associazione Linux Defenders recentemente nata per mettere all’angolo i professionisti del patent trolling attraverso la massimizzazione dei vantaggi del valore della prior art .
Attraverso la distribuzione, la pubblicazione e la descrizione particolareggiata di prodotti, dispositivi, tecnologie, Linux Defenders mira a ridurre al silenzio chi registra brevetti presso l’ USPTO statunitense decenni prima che qualcun altro decida di creare un prodotto commerciale a esso riconducibile, approfittando del brevetto già registrato per minacciare il business o in taluni casi persino la sopravvivenza della società che ha avuto il coraggio di finanziare l’idea con denaro sonante.
Tra le nuove iniziative di Linux Defenders va segnalata una partnership proprio con l’USPTO è il progetto di revisione collaborativa dei brevetti noto come peer to patent : attraverso un portale comune tra i due istituti, gli utenti potranno fornire informazioni utili a stabilire se un brevetto in via di assegnazione meriti di essere concesso oppure se si tratti della solita trollata di chi è abituato a brevettare la brevettazione di brevetti come se si trovasse in un’ avventura grafica dei bei tempi andati.
Alfonso Maruccia
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Non parliamo più male della Cina
Non parliamo più male della Cina, non ne abbiamo il diritto...TezRe: Non parliamo più male della Cina
- Scritto da: Tez> Non parliamo più male della Cina, non ne abbiamo> il> diritto...Concordo.E.puratorRe: Non parliamo più male della Cina
- Scritto da: Tez> Non parliamo più male della Cina, non ne abbiamo> il> diritto...Peccato che chi governa ha ancora la faccia tosta di definirsi anticomunista...PaxRe: Non parliamo più male della Cina
Io invece mi riservo il diritto di parlar male di Cina ed Italia.r1348Una proposta sulla Rettifica nel Web 2.0
http://www.youtube.com/watch?v=c8xipgk_KeAbyobluRe: Una proposta sulla Rettifica nel Web 2.0
Tu sei un grande, ti stimo e questa legge è una XXXXXta.Ma in questo caso sbagli, perché la tua proposta non tiene conto del fatto che la legge deve tutelare tutti, anche quelli che non hanno un computer e quelli che non lo sanno usare.Inoltre il link di trackback non ha la stessa visibilità del post originario, come non ce l'hanno i commenti.Esiste in realtà la possibilità di integrare i trackback direttamente all'interno dei commenti, quindi si potrebbe fare in modo che vengano integrati direttamente nel corpo del post originario, ma il risultato sarebbe un guazzabuglio inestricabile.Purtroppo l'unica soluzione è la rettifica standard, con una versione UPDATE del post originario che includa anche la rettifica.Sono stato diffamato in rete in passato e ti posso garantire che non è bello e non è nemmeno facile, come sostiene l'intervista qui sopra, farsi pubblicare delle rettifiche.Io sono dovuto arrivare agli avvocati per farmi dar retta.E mi rendo conto però che questa legge resta una XXXXXta.Non invidio chi deve legiferare mantenendo l'equilibrio tra l'articolo 2 della Costituzione e il 21...Momento di inerziaRe: Una proposta sulla Rettifica nel Web 2.0
- Scritto da: Momento di inerzia> Tu sei un grande, ti stimo e questa legge è una> XXXXXta.> Ma in questo caso sbagli, perché la tua proposta> non tiene conto del fatto che la legge deve> tutelare tutti, anche quelli che non hanno un> computer e quelli che non lo sanno> usare.> > Inoltre il link di trackback non ha la stessa> visibilità del post originario, come non ce> l'hanno i> commenti.> Esiste in realtà la possibilità di integrare i> trackback direttamente all'interno dei commenti,> quindi si potrebbe fare in modo che vengano> integrati direttamente nel corpo del post> originario, ma il risultato sarebbe un> guazzabuglio> inestricabile.> > Purtroppo l'unica soluzione è la rettifica> standard, con una versione UPDATE del post> originario che includa anche la> rettifica.> > Sono stato diffamato in rete in passato e ti> posso garantire che non è bello e non è nemmeno> facile, come sostiene l'intervista qui sopra,> farsi pubblicare delle> rettifiche.> Io sono dovuto arrivare agli avvocati per farmi> dar> retta.> > E mi rendo conto però che questa legge resta una> XXXXXta.> Non invidio chi deve legiferare mantenendo> l'equilibrio tra l'articolo 2 della Costituzione> e il> 21...Se ne sbatto assai di questo equilibrio sinceramente.SgabbioInutile discutere
Cosa aspettarci da un governo di criminali conclamati? La colpa resta però della dilagante ingoranza degli italiani.HolRe: Inutile discutere
- Scritto da: Hol> Cosa aspettarci da un governo di criminali> conclamati? La colpa resta però della dilagante> ingoranza degli> italiani.Giusto.Tutto quello che questo governo fa (e che quello prima evitava di toccare) è volto a proteggere e favorire i delinquenti.FunzRe: Inutile discutere
Se guardi i lavori preparatori del disegno di legge in questione, noterai che nelle proposte di legge concorrenti di settori della maggioranza e dell'opposizione vi sono le stesse fesserie in materia di "rettifica" su siti informatici.Unica nota di colore è l'emendamento soppressivo dell'articolo in questione (il 15) presentato da Di Pietro e Palomba.MortauccRe: Inutile discutere
Evidentemente si sono messi d'accordo per limitare una libertà di opinione che rischia di diventare "importante" e contro l'interesse dei poteri forti di entrambi gli schieramenti.HogudoOff Topic
Mi scuso in anticipo, ma non posso trattenermi. L'immagine della manina verde che espone la tessera DS (quella che interrompe la lettura dell'articolo) mi fa venire in mente che bisogna essere davvero dei marziani per aderire oggi ai DS.gabriella giudiciGiustizia in rete
Sembra che l'attenzione sia sulla rete piuttost che non nella realtà.Che senso ha bloccare i gruppi su facebook che inneggiano alla mafia, quando si può affermare che Mangano è un eroe?AldoAldo FunicelliRe: Giustizia in rete
Condivido pienamente e provo a trovare il senso: il discorso dominante controlla perfettamente il mainstream media e sta cercando di fare altrettanto con la rete. Ogni discorso in proposito ammantato di etica è una sovrastruttura, tanto più falsa quanto più manca un dibattito serio su cosa significa in Italia libertà d'epressione, beninteso quando non si è d'accordo con quelli che inneggiano a Mangano.gabriella giudiciRe: Giustizia in rete
> Sembra che l'attenzione sia sulla rete piuttosto> che non nella realtà.Ormai la rete e` diventata il centro di tutta la cultura mondiale. Le cose accadono in rete, perche` la rete e` parte della realta`.E` ora di cominciare a prenderne atto.daniele.meRe: Giustizia in rete
com'è ora di prendere atto che se permettiamo ai poteri forti di censurare pure internet, allora siamo frittipabloskiRe: Giustizia in rete
T1000? Dove sei?!? Vienimi a censurare perchè mi vien voglia di parlare di DDoS ai DNS italiani!!! :DH5N1Re: Giustizia in rete
La rete e' fatta in modo da essere di difficile coercizione.Sta' di fatto che le leggi CANAGLIA Italiane non hanno effetto altrove.Sta' anche di fatto che le leggi europee sono ancora incerte su argomenti cosi' importanti e questo non e' un bene.Quando le perfezioneranno, sempre se lo faranno con criterio, prevarranno sulle XXXXXte all'italiana dei nostri CAPO'.Il problema e' che certe cose hanno tempi biblici e non possiamo permetterci di aspettare, visto quante veemenza sti "esseri" mettono per far passare tutto quello che torna loro comodo.Basta osservare quanto da loro fatto sino ad oggi, solo questo e' oltremodo INDECENTE, solo qui potevano passare certe porcherie.RickySERVO DELLA LOBBY EBRAICA
giuseppe corasaniti è un servo della lobby ebraicaH5N1CORASANITI CHI ?
mA QUESTO GIUSEPPE CORASANITI NON è IL XXXXXXXX CHE HA RINVIATO A GIUDIZIO PER VIOLAZIONE DELLA PRIVACY UN BLOGGER CHE AVEVA PUBBLICATO UNA LISTA DI NOMI DI DOCENTI UNIVERSITARI, CHE AVEVANO COMPERATO UNA INTERA PAGINA DI UN GIORNALE PER VEDER PUBBLICATI I PROPRI NOMI ?BINGOGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiAlfonso Maruccia 05 02 2009
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