Il 29 Dicembre arriva nelle sale italiane Tron: Legacy , il sequel che dopo 28 anni riprende il discorso interrotto da Tron , uno dei film più tecnologicamente innovativi degli ultimi 50 anni di cinema, e purtroppo anche uno di quelli invecchiati peggio. L’idea però non è solo di riprendere le fila di una trama (Kevin Flynn, grande programmatore e hacker, ha creato diversi giochi di successo ma Encom se n’è appropriata senza riconoscergliene la paternità, in un tentativo di hack finalizzato ad estrarre informazioni che possono incastrare la società Flynn finirà nel computer, un mondo in cui i programmi hanno forma umana e i creativi sono venerati come divinità). Ma piuttosto quella di riprendere un discorso, il più importante, quello che racconta come la tecnologia entri nella nostra vita. Una volta temuta e oggi abbracciata anche nella sua componente umanistica.

Nel 1982 infatti Tron utilizzava il contesto e le dinamiche del mondo informatico (si parla di software, hardware, periferiche di I/O e via dicendo) per ripetere il consueto format di successo dei film Disney: un po’ di fantasy, azione disimpegnata, umorismo facile e buoni sentimenti per la famiglia. Il fascino delle ambientazioni realizzate in computer grafica però raccontava quello che stava succedendo all’industria del cinema e prefigurava quello che sarebbe poi diventata la regola, proprio nell’anno in cui Blade Runner raccontava il futuro ricostruendolo tutto in uno studio.
In ossequio alle regole della fantascienza in Tron il cattivo erano le macchine, capeggiate dall’MCP, unità di calcolo centrale raffigurata come un dittatore e un mostro: il computer che pensa, in grado di uccidere gli uomini come i programmi e in grado di influenzare anche il mondo reale. Oggi in Tron: Legacy le cose sono diverse, il nemico è sempre un programma (C.L.U., software programmato dallo stesso Flynn, che ne ha le medesime fattezze, già presente nel primo film ma in maniera marginale), questa volta tuttavia anche la soluzione sarà nella macchina. Nonostante infatti un seguito in forma di videogioco uscito nel 2004, il nuovo film si riallaccia direttamente al primo ignorando il modo in cui la trama è stata portata avanti in quel caso. Cosa degna di stupore specie in virtù dello stretto legame da sempre esistito tra cinema e videogiochi di Tron. Molti ne sono stati creati a partire dalle scene più note del film, alcuni ipotizzando il prosieguo della storia con una crossmedialità vista solo nella saga di Guerre Stellari.
La spaccatura probabilmente è avvenuta perchè in Tron: Legacy la novità sta tutta nel fatto che si nega uno dei presupposti centrali della fantascienza: la figura negativa delle macchine. Il genere stesso si fonda sulla lotta tra materia e spirito, tra meccanico e umano, per vedere nella quasi totalità dei casi il trionfo dello spirito. Questo perché, fin da quando esiste, la tecnologia meccanica e digitale a determinati livelli di complessità è stata lontana dalle persone comuni, in linea di massima non conosciuta e quindi temuta. La fantascienza è espressione di questi timori e ansie per un futuro in cui una dimensione poco conosciuta, e in apparenza poco controllabile, abbia la meglio su quello che rende l’uomo umano.
Tron: Legacy invece porta su di sé l’impronta del diverso rapporto che oggi abbiamo con la tecnologia. Il figlio di Kevin Flynn, in cerca del padre, finisce anch’egli nel mondo del computer e, trovatolo, dovrà aiutarlo a combattere C.L.U., poiché il software negli ultimi 25 anni è diventato un dittatore e, in ossequio all’ordine che gli fu impartito decenni prima dal suo creatore, (” Realizza un mondo perfetto “) ha eliminato l’elemento umano. Il suo prossimo obiettivo ovviamente è il mondo fuori dal computer. Per questo i due Flynn dovranno uscire da lì e possibilmente portare con loro gli “algoritmi isomorfici”, sorta di anomalie comparse spontaneamente nel periodo in cui Flynn-padre cercava di creare un mondo migliore. Questi algoritmi (che come quasi tutto nel mondo interno del computer hanno forma umana) sono alla base della rinascita e sono descritti come divinità presenti nel mondo digitale: ” Abbiamo creato per millenni dei e mitologie e non sapevamo che era qui che dovevamo cercare ” dice inequivocabilmente Jeff Bridges nel descriverle.
Proprio questo, cioè la presenza nel mondo digitale della salvezza dello spirito dalla dittatura della materia, è il segno di quel cambio che arriva a rappresentare al cinema il mutato rapporto della società con la tecnologia. Rispetto ad anni fa, oggi la tecnologia è strumento di ogni giorno e soprattutto è strumento plasmabile da ognuno, a dimostrazione di come non sia una minaccia per la cultura umanistica, ma un nuovo veicolo. Una delle grandi rivoluzioni della rete di questi ultimissimi anni è stato il passaggio dall’essere la sede dei ragionamenti, dei calcoli e delle opportunità scientifiche ad essere anche un mezzo di comunicazione personale, quindi utile alla veicolazione e alla crescita dello spirito.
Tron: Legacy non è il primo film a trattare in questo modo la fantascienza, negli ultimi 2 anni già altre opere molto note e commerciali, come ad esempio Wall-E della Pixar o Moon di Duncan Jones, avevano cominciato a raccontare questo cambio. Ora nella dialettica tra spirito e materia alla tecnologia viene fatto il dono della complessità, essa rappresenta tutte e due le parti, è la minaccia e contemporaneamente contiene la soluzione.
Sebbene non semplice da seguire, questo nuovo Tron (in cui il personaggio del titolo non compare quasi mai) è un’esperienza visiva e uditiva fuori dal comune e dotata di senso solo se fruita al cinema. A crearla è il misto di immagini e suoni il cui merito va alla pari ai Daft Punk , che hanno realizzato una colonna sonora in cui echeggia Vangelis e sono stati sound designer, cioè hanno partorito i suoni del mondo all’interno del computer, e al regista Joseph Kosinski che ha “disegnato” il film assieme a dei designer. E sebbene Tron: Legacy non sia privo di cadute di stile (C.L.U., ovvero la versione ringiovanita al digitale di Jeff Bridges, è un fallimento di credibilità a detta dello stesso regista), è forse uno dei film che, con la sua stessa esistenza, riesce in controluce a raccontare il cambio che è avvenuto da quando la tecnologia è diventata davvero per tutti.
Gabriele Niola
Il blog di G.N.
I precedenti scenari di G.N. sono disponibili a questo indirizzo
-
L'articolo sbaglia in un punto...
Il nostro paese di fatto e' allo sbando economico e sociale , la "rete" e le sue "non" applicazioni rappresentano uno dei tanti aspetti del declino...Picchiatell oRe: L'articolo sbaglia in un punto...
- Scritto da: Picchiatell o> Il nostro paese di fatto e' allo sbando economico> e sociale , la "rete" e le sue "non" applicazioni> rappresentano uno dei tanti aspetti del> declino...Assolutamente. La cosa veramente incredibile purtroppo è che da una parte ci sia tanta gente che lo nasconda (classe politica e media), dall'altra che ci sia tanta gente che non se ne rende conto.policyRe: L'articolo sbaglia in un punto...
Se noi siamo allo sbando, cosa dire di Grecia, Spagna, Portogallo, Irlanda. Codesti paesi sono allora al fallimento completo. Guardiamo avanti, ma ogni tanto guardiamoci anche alle spalle, per capire meglio la nostra situazione socio-economica.SilvanRe: L'articolo sbaglia in un punto...
Alle spalle, in fatto di rete, trovo soltanto paesi del terzo mondo.Siamo stati superati da Romania, paesi baltici, repubblica Ceca, ecc.Ma forse quei paesi non hanno un presidente del consiglio che ricava i suoi guadagni dalla pubblicità su 3 reti televisive private e quindi ha tutto l'interesse commerciale a tenere bassa la rete.Però, poichè è il più amato dagli italiani, dobbiamo pur fare qualche sacrificio per lui!PascqualeRe: L'articolo sbaglia in un punto...
- Scritto da: Silvan> Se noi siamo allo sbando, cosa dire di Grecia,> Spagna, Portogallo, Irlanda. Codesti paesi sono> allora al fallimento completo. Guardiamo avanti,> ma ogni tanto guardiamoci anche alle spalle, per> capire meglio la nostra situazione> socio-economica.I paesi PIGS, sino a poco prima di essere noti al "grande pubblico" erano i paesi PIIGS, e indovina un po' a chi si riferiva la "I" aggiuntiva?Certo che possiamo anche guardare indietro, ma è una magra consolazione se cerchiamo di consolarci, ed è un severo avviso perché dopo quelli siamo noi la parte pregiata del maiale.UbuntoRe: L'articolo sbaglia in un punto...
- Scritto da: Silvan> Se noi siamo allo sbando, cosa dire di Grecia,> Spagna, Portogallo, Irlanda. Codesti paesi sono> allora al fallimento completo. Non è che noi ci siamo lontanissimi.L'italia è appena dietro questi paesi per rischio default....AMENRe: L'articolo sbaglia in un punto...
Semplicemente loro sono stati "Sgammati" o credi che i nostri conti siano veritieri, abbiamo depenalizzato il falso in bilancio, ciò vuol dire che a pari dell'evazione il 50% dei nostri conti sono Fasulli come quelli Greci.Ci reggiamo solo perchè abbiamo colluso pure i controllori europei tanto marci siamo.Be&ORe: L'articolo sbaglia in un punto...
- Scritto da: policy> - Scritto da: Picchiatell o> > Il nostro paese di fatto e' allo sbando> economico> > e sociale , la "rete" e le sue "non"> applicazioni> > rappresentano uno dei tanti aspetti del> > declino...> > Assolutamente. La cosa veramente incredibile> purtroppo è che da una parte ci sia tanta gente> che lo nasconda (classe politica e media),> dall'altra che ci sia tanta gente che non se ne> rende> conto.Per esempio degli avvocati che non rilasciano mai la fattura?Per essere credibili, bisogna anzitutto seguire la legge.E questa categoria di professionisti credo sia abbastanza propensa all'evasione fiscale.cognomeRe: L'articolo sbaglia in un punto...
Dimenticavo, il prossimo che fa il furbo, lo sistemo per le feste.Dimostrerò con i sistemi che ho in mente che il "soggetto" mi ha grabbato dei soldi denza rilasciarmi la fattura.E poi chiamo la finanza. Vedremo chi la spunta, furboni!E' ora di finirla anche con questi omuncoli.cognometecnologie
Credo fermamente che i progressi ci saranno non certo portati dai soliti "vecchi" politici delle grandi medie e piccole amministrazioni.Le varie leggi sulla PA digitale sono un passo avanti.L'adeguamento a queste è improbabile almeno nel breve periodo perchè la maggior parte delle amministrazioni non è informata o disposta ad informarsi stiamo parlando per la maggiore di persone che non usano perchè non sanno usare i nuovi strumenti informatici, molti comuni non hanno nemmeno il sito istituzionale.Dobbiamo aspettare sicuramente politici piu' tecnologici o proporre ai "vecchi" in maniera semplice le nuove tecnologie.Auguri di buone festeValeriogokiil 2010 è stato un anno positivo
Volendo fare un bilancio del 2010 direi che è stato un anno positivo, la situazione delle imprese è meno nera degli anni precedenti, nel corso di questo anno sono stati rotti tanti tabù, quello più importante per noi è appunto la pirateria digitale, indipendentemente da quanto si sia fatto o meno, almeno adesso se ne parla pubblicamente come piaga della società.Riguardo la Pubbliaca amministrazione mi sento di dire che sono stati fatti passi in avanti, certo i soldi mancano, ma nel 2010 sono state fatte riforme necessarie, certo impopolari ma che potranno condurci fuori da questo mare in tempesta.spacevideoRe: il 2010 è stato un anno positivo
- Scritto da: spacevideo> almeno adesso se ne parla> pubblicamente come piaga della> società.Cala, cala.....AMENRe: il 2010 è stato un anno positivo
FALSIFICARE I BILANCI E PEGGIO CHE DU VHS COPIATE !Be&ORe: il 2010 è stato un anno positivo
> si sia fatto o meno, almeno adesso se ne parla> pubblicamente come piaga della> società.Anche Wikileaks è assimilabile all'illegalità ma nell'opinione comune è una grande cosa e Assage un eroe e chi lo contrasta no.Questo dovrebbe farvi paura e dovreste mettere in vetrinacartelli come "non rubare i cablogrammi segreti, guarda un film di spionaggio!"0110Re: il 2010 è stato un anno positivo
(*) Ovviamente per loro tutto ciò che si legge senza il consenso di chi l'ha scritto è un furto... :)0110Re: il 2010 è stato un anno positivo
- Scritto da: spacevideo> Volendo fare un bilancio del 2010 direi che è> stato un anno positivo, la situazione delle> imprese è meno nera degli anni precedenti, nel> corso di questo anno sono stati rotti tanti tabù,> quello più importante per noi è appunto la> pirateria digitale, indipendentemente da quanto> si sia fatto o meno, almeno adesso se ne parla> pubblicamente come piaga della> società.Hai ragione. Il fatto la gente sia costretta a piratare opere e contenuti perchè non sono liberamente accessibili a chiunque è una delle tante piaghe della società. La proprietà intellettuale è un furto intellettuale.uno nessuno circa centoRe: il 2010 è stato un anno positivo
se ne parla> pubblicamente come piaga della> società.> Ma quando mai ?!?!?!?> Riguardo la Pubbliaca amministrazione mi sento di> dire che sono stati fatti passi in avanti, certo> i soldi mancano, ma nel 2010 sono state fatte> riforme necessarie, certo impopolari ma che> potranno condurci fuori da questo mare in> tempesta.Vedremo ... vedremo ... io vi auguro un anno pieno di successi (dopo che avrete trasformato la videoteca in un'altra attività !)Joe TornadoRe: il 2010 è stato un anno positivo
- Scritto da: spacevideo> Volendo fare un bilancio del 2010 direi che è> stato un anno positivo, la situazione delle> imprese è meno nera degli anni precedenti, nel> corso di questo anno sono stati rotti tanti tabù,> quello più importante per noi è appunto la> pirateria digitale, indipendentemente da quanto> si sia fatto o meno, almeno adesso se ne parla> pubblicamente come piaga della> società.> > Riguardo la Pubbliaca amministrazione mi sento di> dire che sono stati fatti passi in avanti, certo> i soldi mancano, ma nel 2010 sono state fatte> riforme necessarie, certo impopolari ma che> potranno condurci fuori da questo mare in> tempesta.per chi non l'avesse capito, questo è un troll, ci vuole davvero tanta confusione mentale per credere a quello che dice!SCF IS EVILRe: il 2010 è stato un anno positivo
> per chi non l'avesse capito, questo è un troll,> ci vuole davvero tanta confusione mentale per> credere a quello che> dice!Non è un troll, è un videotecaro.uno qualsiasiRe: il 2010 è stato un anno positivo
- Scritto da: spacevideo> Volendo fare un bilancio del 2010 direi che è> stato un anno positivo, la situazione delle> imprese è meno nera degli anni precedentAH AH AH AH AH... questa poi... (rotfl)(rotfl)(rotfl)controlliD&D - Digital Divide
A me più che altro preoccupa il fatto che in certi posti, soprattutto paesini di montagna, la banda larga non ci sia e con il cellulare si può navigare a velocità minime.Il bello dell'italia, del suo paesaggio, della sua cultura e della sua economia è anche l'esistenza di paesini distribuiti sul territorio e che già soffrono di spopolamento perchè non possono offrire i servizi e gli agi della vita moderna (e il posto di lavoro). E' proprio la rete che potrebbe ridurre l'isolamento di questi posti, e magari portarli a nuova vita.Non è "poesia da 2 soldi" sul bel tempo che fu, parlo di proprietà immobiliari abbandonate e che perdono valore, piccole imprese agricole + manifatturiere + di servizi che fanno fatica a comunicare, tessuto commerciale che perde clienti, pensionati con i parenti "fuggiti" non li possono accudire... Un patrimonio che si va buttando via e tanti disoccupati in più.Ovviammente lo scenario del paesello può essere riportato più in grande nel paragone tra italia e resto del mondo. Il che è ancora più inquietante. Però è dal paesello che bisognerebbe partire, costerebbe di meno.zizzoRe: D&D - Digital Divide
- Scritto da: zizzo> A me più che altro preoccupa il fatto che in> certi posti, soprattutto paesini di montagna, la> banda larga non ci sia e con il cellulare si può> navigare a velocità> minime.> > Il bello dell'italia, del suo paesaggio, della> sua cultura e della sua economia è anche> l'esistenza di paesini distribuiti sul territorio> e che già soffrono di spopolamento perchè non> possono offrire i servizi e gli agi della vita> moderna (e il posto di lavoro). E' proprio la> rete che potrebbe ridurre l'isolamento di questi> posti, e magari portarli a nuova> vitaMa (anche lasciando perdere la corruzione, comunque palese e spesso dimostrata di buona parte di essa) cosa pretendi da una classe politica che da VENT'ANNI A QUESTA PARTE ha fatto tutto l'opposto di cio' che doveva fare per tenere il Paese economicamente competitivo? Invece di investire nel settore tecnologico al momento giusto l'hanno completamente ignorato e hanno cercato di battere la produzione manufatturiera cinese, con il risultato che il settore manifatturiero ne e' uscito con le ossa rotte e il settore tecnologico non s'e' mai sviluppato (anzi, e' regredito).Invece di favorire la banda larga che, come sostieni tu, avrebbe permesso il prosperare dei piccoli comuni con il lavoro a distanza, hanno investito sul digitale terrestre, con il risultato che i piccoli comuni sono diventati sempre piu' morti e le citta' e le periferie sempre piu' trafficate e invivibili.Una classe politica che ragiona con schemi ancorati a venti o trent'anni fa. E la sensazione che si ha (detto da uno che ormai ha lasciato l'Italia da un po' di anni) vedendo una citta' come Milano e' che veramente l'Italia sia rimasta ferma agli anni 80.Ma noRe: D&D - Digital Divide
- Scritto da: Ma no vedendo una citta'> come Milano e' che veramente l'Italia sia rimasta> ferma agli anni> 80.magari fosse ferma ani anni '80 forse ti riferisci al 1880 ?Picchiatell oRe: D&D - Digital Divide
- Scritto da: Picchiatell o> - Scritto da: Ma no> vedendo una citta'> > come Milano e' che veramente l'Italia sia> rimasta> > ferma agli anni> > 80.> > magari fosse ferma ani anni '80 forse ti> riferisci al 1880> ?Heh. Battute a parte comunque, davvero... la sensazione che si ha tornando in Italia e' davvero quella, che sia un Paese che a un certo punto si sia fermato mentre gli altri andavano avanti. E la cosa triste e' che pare non rendersene conto, anzi...Ma noRe: D&D - Digital Divide
- Scritto da: zizzo> moderna (e il posto di lavoro). E' proprio la> rete che potrebbe ridurre l'isolamento di questi> posti, e magari portarli a nuova> vita.Direi piuttosto che la rete contribuisce a fare il contrario.E' molto romantica l'idea per cui Heidi può lavorare via web per una multinazionale stando in mezzo alle sue pecore. Piacerebbe molto anche a me vivere in questo modo (lavorando magari per una media impresa anzichè una multinazionale). Ma credo che in realtà non esista nemmeno un caso del genere in tutto il mondo.La rete contribuisce casomai a creare bisogni (sia reali sia indotti, ammesso che sia possibile distinguere queste due categorie) che non possono essere soddisfatti fuori da una città, e con difficoltà possono essere soddisfatti fuori da Roma e Milano.> Ovviammente lo scenario del paesello può essere> riportato più in grande nel paragone tra italia e> resto del mondo. Il che è ancora più inquietante....ma i "flussi migratori", o meglio tutti quei disperati che ogni giorno varcano i confini illegalmente o vengono rispediti nei campi di sterminio costruiti in mezzo al Sahara con soldi (per lo più) italiani, sembrano non essersene accorti...uno nessuno circa centoRe: D&D - Digital Divide
- Scritto da: uno nessuno circa cento> - Scritto da: zizzo> > moderna (e il posto di lavoro). E' proprio la> > rete che potrebbe ridurre l'isolamento di questi> > posti, e magari portarli a nuova> > vita.> > Direi piuttosto che la rete contribuisce a fare> il> contrario.> > E' molto romantica l'idea per cui Heidi può> lavorare via web per una multinazionale stando in> mezzo alle sue pecore. Piacerebbe molto anche a> me vivere in questo modo (lavorando magari per> una media impresa anzichè una multinazionale). Ma> credo che in realtà non esista nemmeno un caso> del genere in tutto il> mondo.Credi male.O per lo meno, nessuno dice che devi startene a casa in mezzo alle pecore. Semplicemente, l'ufficio lo si apre nel comune o in un comune piu' grosso, vicino, ma non nella sede principale che sta nella grande citta' magari a 1000 km di distanza.E di casi del genere ce ne sono a migliaia.policyRe: D&D - Digital Divide
- Scritto da: uno nessuno circa centoCUT> E' molto romantica l'idea per cui Heidi può> lavorare via web per una multinazionale stando in> mezzo alle sue pecore. Piacerebbe molto anche a> me vivere in questo modo (lavorando magari per> una media impresa anzichè una multinazionale). Ma> credo che in realtà non esista nemmeno un caso> del genere in tutto il> mondo.Se vuoi posso smentirtihttp://www.ilsole24ore.com/art/tecnologie/2010-09-17/abitare-baita-hitech-storia-203657.shtml?uuid=AYiALtQCLa differenza? Non ha il cervello di un italiano> La rete contribuisce casomai a creare bisogni> (sia reali sia indotti, ammesso che sia possibile> distinguere queste due categorie) che non possono> essere soddisfatti fuori da una città, e con> difficoltà possono essere soddisfatti fuori da> Roma e > Milano.Considerando che il 90% di internet è a scopo di lucro lì'altra categoria la vedo decisamente risicabile> > Ovviammente lo scenario del paesello può essere> > riportato più in grande nel paragone tra italia> e> > resto del mondo. Il che è ancora più> inquietante.La chiamano globalizzazioneAlcuni si sono accorti di questo; un caso il wtf? > ...ma i "flussi migratori", o meglio tutti quei> disperati che ogni giorno varcano i confini> illegalmente o vengono rispediti nei campi di> sterminio costruiti in mezzo al Sahara con soldi> (per lo più) italiani, sembrano non essersene> accorti...Sarebbe come dire che i talebani o vari disperati afghani si accorgono un giorno che vengono usati come kamikaze e per vivere continuano a coltivare piantagioni di oppioDifficile credere se ne accorgono se questi perdono tuttoPGStargazerRe: D&D - Digital Divide
- Scritto da: uno nessuno circa cento> - Scritto da: zizzo> > moderna (e il posto di lavoro). E' proprio la> > rete che potrebbe ridurre l'isolamento di questi> > posti, e magari portarli a nuova> > vita.> > Direi piuttosto che la rete contribuisce a fare> il> contrario.> > E' molto romantica l'idea per cui Heidi può> lavorare via web per una multinazionale stando in> mezzo alle sue pecore. Piacerebbe molto anche a> me vivere in questo modo (lavorando magari per> una media impresa anzichè una multinazionale). Ma> credo che in realtà non esista nemmeno un caso> del genere in tutto il> mondo.Veramente ce ne sono molti di casi del genere, inclusi alcuni per l'azienda in cui lavoro (gente che non poteva trasferirsi nei pressi della sede per vari motivi, ed esegue il lavoro da casa). E, a parte il dover fare qualche viaggetto in piu' (ma neanche tanti, diciamo una volta ogni 2 mesi o giu' di li'), fanno il loro lavoro egregiamente e cambia poco o nulla tra averli qui o averli in remoto.Francamente mi chiedo come tu possa esserti messo in testa che "non esista un caso del genere in tutto il mondo".Ma noRe: D&D - Digital Divide
un ulteriore esempio (se proprio ce ne fosse ancora bisogno) di quanto sia arretrata la cultura tecnologica italiana in primis ma sopra tutto le sue ricadute sociali, che a quanto pare in Italia sembra siano solo i video idioti su youtube e i gruppi cretini di FacebookopsRe: D&D - Digital Divide
- Scritto da: zizzo> A me più che altro preoccupa il fatto che in> certi posti, soprattutto paesini di montagna, la> banda larga non ci sia e con il cellulare si può> navigare a velocità> minime.Ma preocuppati di come trovare il denaro per mangiare.Figlio di papino?cognomeil quotidiano informatico di fanXXXXXsti
E pure quest'anno punto informatico chiude per ferie, come se fosse un negozietto di qualche tipo, grazie alla voglia di non fare un XXXXX di chi ci lavoro, e probabilmente anche alla fatica di dover copiare gli articoli e tradurli dai magazine online seri.Evviva chi non ha voglia di fare un XXXXX e facciamo tanti auguri a tutti, auguri ovviamente di perdere il lavoro che non meritate quanto prima possibileovveroin rosso no c'è solo la banda
c'è sopratutto il conto corrente.Non tutti percepiscono remunerazioni da avvocati, non considenrando quelle in nero.Buona italia...cognomeComplimenti
Grande Guido, ottimo editoriale, non tutti hanno il coraggio di affermare certe cose trovandosi in una posizione simile alla Vostra. Dovremmo prendere tutti esempio.SCF IS EVILDiritti D'Autore
Per chi se ne fosse dimenticato, a nessuno in questo 2010 è arrivato da pagare il canone (cioè il pizzo) SCF? Mi riferisco alle centinaia di migliaia di esercenti che già fanno fatica ad andare avanti per la pressione fiscale che supera il 45%, che non hanno nessuna tutela di qualsivoglia tipo, che di fatto mantengono questo ridicolo Paese sulle loro spalle e che un giorno quando uscirà dal nulla un'altra SCF, e poi un'altra ancora, che in nome di leggi sbagliate e anteguerra reclameranno altri balzelli, e costringerà a chiedere al povero cristo, ma chi me lo fa fare di aprire oggi? Meglio andare a protestare sotto al Palazzo!!Mr. PRe: Diritti D'Autore
- Scritto da: Mr. P> Per chi se ne fosse dimenticato, a nessuno in> questo 2010 è arrivato da pagare il canone (cioè> il pizzo) SCF?> > > Mi riferisco alle centinaia di migliaia di> esercentiEsercenti in cosa?uno qualsiasiRe: Diritti D'Autore
- Scritto da: uno qualsiasi> - Scritto da: Mr. P> > Per chi se ne fosse dimenticato, a nessuno in> > questo 2010 è arrivato da pagare il canone (cioè> > il pizzo) SCF?> > > > > > Mi riferisco alle centinaia di migliaia di> > esercenti> > Esercenti in cosa?Tutti i piccoli, medi e grandi negozi, bar, ristoranti, hotel, ecc...Mr. PRe: Diritti D'Autore
> Mi riferisco alle centinaia di migliaia di> esercenti che già fanno fatica ad andare avanti> per la pressione fiscale che supera il 45%,Si quei quattro che pagano le tasse. Avessero pagato le tasse anche gli altri non ci saremmo ridotti in quetso stato.> non hanno nessuna tutela di qualsivoglia tipo,> che di fatto mantengono questo ridicolo Paese> sulle loro spalleBalle> ma chi me lo fa fare di aprire oggi?> Meglio andare a protestare sotto al> Palazzo!!Ecco vai lì invece di venire a piangere miseria qui. Tanto qui nessuno ti crede.guastRe: Diritti D'Autore
- Scritto da: guast> > Mi riferisco alle centinaia di migliaia di> > esercenti che già fanno fatica ad andare avanti> > per la pressione fiscale che supera il 45%,> Si quei quattro che pagano le tasse. Avessero> pagato le tasse anche gli altri non ci saremmo> ridotti in quetso> stato.Si proprio quei quattro ai quali dovresti una immensa gratitudine.> > non hanno nessuna tutela di qualsivoglia tipo,> > che di fatto mantengono questo ridicolo Paese> > sulle loro spalle> > BalleL'Italia non funziona, è un dato di fatto.> > ma chi me lo fa fare di aprire oggi?> > Meglio andare a protestare sotto al> > Palazzo!!> Ecco vai lì invece di venire a piangere miseria> qui. Tanto qui nessuno ti> crede.(rotfl)Mr. PRe: Diritti D'Autore
Guarda che gli unici che mantengono questo paese a galla sono i lavoratori dipendenti che sono gli unici che pagano tutte le tasse, se gli esercenti pagassero tutte le tasse, ad esempio emettendo sempre gli scontrini fiscali forse le cose andrebbero meglio, per cui vai a piangere da un'altra parte che qui non ti crede nessuno.MicioRe: Diritti D'Autore
Basterebbe togliere il copyright e rendere tutta la musica gratuita, e il problema sarebbe risolto. E ci guadagnerebbero tutti.uno qualsiasiIl nuovo comitato
Il Comitato Interminestra ?!Forte ! Non l'avevo mai sentito.Carino veramente... eh eh eh:-)A parte questo, ottimo articolo...RenatoBrune ttaCECPACMa che cazzo chiudono i thread
Ma che cazzo chiudono i thread a caso quelli di PI? Perché hanno bloccato quello sopra, non c'erano neanche insulti o litigi... basta dire "l'articolo sbaglia" nel titolo per vedersi il thread bloccato?Ma vergognatevi.TestoRe: Ma che XXXXX chiudono i thread
> "l'articolo sbaglia" nel titolo per vedersi il> thread> bloccato?> Ma vergognatevi.Qui c'e' una moderazione allucinante, quando gli muovi unacritica un po' pungente prova a mettere in coda al messaggioqualcosa come"W la apple" oppure"Bing: il miglior motere di ricerca al mondo"e forse ti salvi.sxsRe: Ma che XXXXX chiudono i thread
Peggio del governo attuale e di quello ke verà!!Su P.I. vige la democrazia-fascista!!!Vergognarsi mi sembra un pò poco!!ginoRe: Ma che XXXXX chiudono i thread
- Scritto da: gino> Peggio del governo attuale e di quello ke verà!!> Su P.I. vige la democrazia-fascista!!!> Vergognarsi mi sembra un pò poco!!'Sto sito è una barzelletta.approvatoGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiGabriele Niola 24 12 2010
Ti potrebbe interessare