Al termine di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica, i Carabinieri del Comando Provinciale di Chieti hanno smantellato una centrale operativa gestita da un’organizzazione criminale specializzata in truffe tramite smishing. Il procedimento è iniziato dopo la denuncia presentata da una delle vittime che ha subito il furto di oltre 96.000 euro dal conto corrente.
Truffe con l’aiuto di due rivenditori di telefonia
I cybercriminali hanno contattato una persona anziana tramite l’invio di SMS il 15 ottobre 2025. Fingendosi operatori di una società leader nel mercato dei pagamenti digitali hanno invitato la vittima a chiamare il numero di telefono indicato nel messaggio perché era stato effettuato un pagamento non autorizzato.
Durante la conversazione, i truffatori hanno convinto la persona anziana a fornire le credenziali di accesso al conto corrente e quelle dispositive. Successivamente hanno innalzato il limite dei bonifici istantanei ed eseguito due pagamenti da 48.500 e 47.800 euro verso conti correnti intestati a due soggetti residenti a Napoli e Salerno.
La maggior parte della somma è stata quindi trasferita su conti correnti esteri (in Belgio e Lussemburgo) di società gestite da altri soggetti campani che, a seguito di accertamenti, sono risultati essere titolari di numerosi rapporti finanziari presso 11 istituti di credito differenti. Analizzando saldi e giacenze medie annuali è stato scoperto che questi conti venivano utilizzati esclusivamente per truffe. La restante parte della somma è stata prelevata in contanti presso gli sportelli ATM (ubicati nelle provincie di Napoli e Salerno) da parte di altri soggetti.
Le attività di indagine hanno permesso di individuare le abitazioni degli primi indagati (quattro residenti a Napoli e cinque residenti tra Salerno e provincia), identificare quattro intestatari dei suddetti conti correnti e sequestrare diverse prove, tra cui numerose carte prepagate Postepay Evolution, intestate a personaggi fittizi e utilizzate per il primo transito del denaro truffato, oltre a documentazione bancaria e telefoni cellulari con SIM card.
Successive attività tecniche hanno consentito di scoprire l’invio di migliaia di SMS (simili a quello trasmesso il 15 ottobre 2025) ad altre potenziali vittime scelte a caso sul territorio nazionale da parte di soggetti residenti nei Comuni di Fucecchio (FI), Empoli (FI) e Santa Croce sull’Arno (PI). L’invio degli SMS è avvenuto tramite centinaia di SIM (installate in dispositivi multisim), intestate tutte a soggetti di nazionalità straniera (principalmente pakistana).
I Carabinieri di Chieti hanno individuato l’immobile utilizzato come centrale operativa (call center) nel Comune di Santa Croce sull’Arno (occupato da un 38enne pakistano) e due negozi di telefonia nei Comuni di Fucecchio ed Empoli (gestiti da cittadini pakistani) che hanno fornito le SIM.
Nei negozi sono stati sequestrati tre modem multisim, 685 schede SIM Iliad, sei notebook, un router 4G, nove telefoni cellulari, quattro computer e un supporto informatico. Al momento sono stati indagati 17 soggetti. Le indagini proseguono per individuare altri truffatori e cercare di recuperare il denaro delle vittime.