Quasi 4 milioni di italiani sono caduti nelle trappole dei truffatori nel corso del 2024. Questo è il dato rilevato da mUp Research durante un’indagine effettuata per conto di Facile.it. Considerando i vari tipi di truffe telefoniche, il danno complessivo è circa 628 milioni di euro. Gli utenti possono seguire alcuni utili suggerimenti per limitare i rischi.
Dati molto preoccupanti
L’indagine di mUp Research è stata svolta tra il 18 dicembre 2024 e il 3 gennaio 2025 tramite interviste a 1.878 italiani con età compresa fra 18 e 74 anni. Non è un campione molto elevato, ma i risultati evidenziano comunque un fenomeno sempre più diffuso che colpisce gli utenti di telefonia fissa e mobile. Il danno medio per la telefonia mobile è 124 euro, mentre per telefonia fissa è 157 euro.
Le principali truffe nel 2024 sono state effettuate tramite falsi call center (63,3% su rete fissa, 47,1% su rete mobile). Seguono le false email (25,6% e 42,9% mobile) e gli SMS (18,9% e 32,8%). Su telefonia mobile sono stati usati i servizi di messaggistica più popolari (WhatsApp e Telegram) nel 25% dei casi.
L’indagine ha purtroppo evidenziato che oltre il 50% degli italiani non ha denunciato la truffa. Il 20% degli intervistati non voleva essere considerato ingenuo, mentre il 15% non voleva informare parenti o amici. Ciò impedisce però alle forze dell’ordine di scoprire queste organizzazioni criminali ed eventualmente ottenere il rimborso dei soldi rubati.
Facile.it ha pubblicato un elenco delle cinque truffe più comuni e suggerimenti su come evitare di essere aggirati:
- Falsi tecnici: i truffatori chiedono il pagamento di una somma di denaro per l’attivazione di una nuova linea telefonica. Nessun operatore chiede pagamenti in contanti, quindi basta chiudergli la porta in faccia.
- Bollette non pagate: presunti consulenti telefonici chiedono il codice di migrazione e il codice IBAN per bollette non pagate. Lo scopo è attivare nuovi contratti, modificando la registrazione della telefonata. In questo caso deve essere subito chiusa la chiamata.
- Finti consulenti: i truffatori comunicano all’utente che è disponibile un’offerta, ma devono portare i documenti a domicilio. Mentre uno distrae l’ignara vittima (soprattutto anziani), l’altro ruba soldi e oggetti preziosi.
- Chiamate senza risposta: l’utente riceve una chiamata da un numero sconosciuto. Se viene richiamato, i truffatori non rispondono, ma effettuano automaticamente la sottoscrizione di servizi premium che prosciugano il credito telefonico. Una ricerca online permette spesso di scoprire la truffa.
- Messaggi di smishing: i truffatori inviano SMS o messaggi tramite WhatsApp con link a presunte offerte. Si tratta invece di siti fasulli che rubano dati personali e di pagamento. L’utente non deve mai cliccare sul link e, se il mittente è sconosciuto, deve bloccarlo.