Twitter, più semplicemente

Twitter, più semplicemente

Cresce il successo e aumentano i problemi di comunicazione. Ma niente paura: arrivano i servizi che mettono ordine nella vita sociale dei passerotti cinguettanti e non solo
Cresce il successo e aumentano i problemi di comunicazione. Ma niente paura: arrivano i servizi che mettono ordine nella vita sociale dei passerotti cinguettanti e non solo

Troppi follower? Troppe conversazioni cinguettanti che si incrociano? Nessun problema: per essere certi di non perdersi nulla, ma proprio nulla, di quanto accade in rete nella propria nicchia sociale arrivano nuovi servizi che estendono e completano le funzioni di Twitter e degli altri player 2.0. Così che non capiti di perdersi un invito importante o una dichiarazione d’amore a causa di un attimo di distrazione o di un client sovraffollato.

Twitter, semplicemente - Quotably Quotably è un esempio di razionalizzazione del caos: su Twitter i messaggi diretti si incrociano con tutti gli altri, e a volte le conversazioni diventano incomprensibili anche per chi vi è direttamente coinvolto. Quotably mette ordine nel pandemonio, restituendo il miglior tentativo di approssimazione delle chiacchierate svolte attraverso lo strumento di comunicazione da 140 caratteri.

Usarlo è piuttosto semplice: basta inserire l’ID dell’utente che interessa e il sistema restituirà una serie di conversazioni in ordine cronologico. Volendo, ci si può iscrivere ad un feed RSS, basta aggiungere un .rss alla fine dell’URL che corrisponde a ciascun utente. Il funzionamento è tutto sommato accettabile anche se a volte, mancando alcuni frammenti, le conversazioni appaiono monche e in parte incomprensibili – a meno che non si conoscano antefatto e contesto.

Per andare oltre le mura di Twitter c’è FriendFeed , un aggregatore da paura di tutto quanto accade su decine di siti diversi. Lista dei desideri su Amazon, video su YouTube, musica su Last.FM e tanto altro: tutto quello che gli utenti fanno in rete finisce catalogato nel proprio feed personale, e tutti coloro che seguono il feed ricevono aggiornamenti continui su quanto i propri amici stanno architettando. Inoltre, tutto si può commentare: le chiacchiere su Twitter (con la possibilità di rimandare il feedback direttamente nella cronologia del servizio), le foto su Flickr e gli status su Gtalk. Una vera e propria centrale di socialità in punta di mouse.

FriendFeed, aggregatore universale Il funzionamento ricorda un po’ il discusso Beacon di Facebook (a proposito, FriendFeed è compatibile pure con il social network di Zuckerberg, e c’è pure la app pronta ad infestare le già affollate homepage personali): a differenza di quanto accadeva inizialmente con il sistema di tracciamento sul social network, tuttavia, l’accesso alle informazioni personali può essere ristretto ad una lista di amici approvata, ed è possibile decidere autonomamente quali servizi si desidera siano compresi nella propria cronologia.

Si può anche aggiungere alla lista i cosiddetti “amici immaginari”, vale a dire persone che non sono iscritte a FriendFeed: specificando dove reperire le informazioni sulla loro attività online si potrà seguire tutte le loro pubblicazioni , affermazioni, dissertazioni e azioni riunite in una sola pagina. Un bel risparmio di tempo e fatica, sempre se di fatica si può parlare.

Luca Annunziata

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Pubblicato il
26 mar 2008
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