Twitter vieta le foto dei prigionieri di guerra

Twitter vieta le foto dei prigionieri di guerra

Twitter ha deciso di vietare la pubblicazione e condivisione di foto e video dei prigionieri di guerra per rispettare la Convenzione di Ginevra.
Twitter vieta le foto dei prigionieri di guerra
Twitter ha deciso di vietare la pubblicazione e condivisione di foto e video dei prigionieri di guerra per rispettare la Convenzione di Ginevra.

Twitter ha aggiornato il post pubblicato a metà marzo per inserire due importanti novità relative alla diffusione di news sugli eventi in Ucraina. L’azienda californiana non permetterà più la condivisione di immagini con prigionieri di guerra e penalizzerà gli account governativi gestiti da paesi che limitano l’accesso alla libera informazione.

Twitter vieta le immagini dei prigionieri

Il governo ucraino ha spesso pubblicato immagini di soldati russi morti o catturati e video di interrogatori. Twitter ha ora comunicato che questo tipo di contenuti è vietato dalla Convenzione di Ginevra, pertanto chiederà la loro immediata cancellazione. Verrà invece aggiunto un avviso ai contenuti ritenuti di pubblico interesse. In questi casi, l’immagine è nascosta, ma può essere ancora visualizzata.

Twitter chiederà anche l’eliminazione di ogni tweet condiviso che contiene foto o video di prigionieri di guerra, se l’intenzione è insultare, chiedere ritorsioni o compiere altre azioni vietate dalle regole.

L’azienda californiana ha inoltre comunicato che non amplificherà o suggerirà gli account governativi che limitano l’accesso alla libera informazione e sono coinvolti in conflitti armati. Gli utenti non vedranno quindi gli account nella Timeline, in Esplora e nella Ricerca. La nuova policy verrà inizialmente applicata agli account del governo russo.

Il post contiene anche alcuni aggiornamenti statistici. Dal 28 febbraio ad oggi sono state aggiunte etichette ad oltre 260.000 tweet, chiusi oltre 100.000 account e rimossi oltre 50.000 contenuti. Questi numeri aumenteranno sicuramente nel corso delle prossime settimane.

Fonte: Twitter
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Pubblicato il
6 apr 2022
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