UE, un mare di regole per il GSM

UE, un mare di regole per il GSM

La Commissione cerca di armonizzare le legislazioni degli stati membri in materi di copertura radiomobile nelle acque europee. Per semplificare anche la vita ai cittadini naviganti
La Commissione cerca di armonizzare le legislazioni degli stati membri in materi di copertura radiomobile nelle acque europee. Per semplificare anche la vita ai cittadini naviganti

Niente più interferenze o zone senza connessione per le chiamate GSM. A prometterlo è il commissario per le politiche digitali Neelie Kroes.

Il provvedimento adottato oggi dalla Commissione europea ha lo scopo di armonizzare le 27 legislazioni degli stati membri in materia di copertura telefonica a bordo delle navi che solcano ogni giorno le acque territoriali europee e i confini nazionali.

L’accordo dovrebbe coprire tutte le navi in viaggio sulle acque europee e assicurare ai servizi GSM la possibilità di utilizzare i canali a 900 e 1800 MHz, a condizione che gli utilizzatori restino sotto coperta entro 12 miglia nautiche (22,2 km) dalla costa, e che passino alle reti terrestri entro 2 miglia nautiche (3,7 km).

In pratica, dal punto di vista normativo, il provvedimento punta ad armonizzare la materia permettendo di ottenere una licenza da un operatore di telefonia e utilizzarla in tutti i Paesi dell’Unione senza bisogno di ripetere l’operazione ogni volta che ci si avvicina con la barca ad un nuovo confine. Tecnicamente si tratta di riuscire ad escludere interferenze nelle varie reti, che rischiano di intersecarsi sulla medesima frequenza.

Claudio Tamburrino </EM

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Pubblicato il
22 mar 2010
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