Mentre in Italia si discute dell’efficacia del Piracy Shield e di una possibile gogna pubblica per gli utenti del pezzotto, in Europa c’è chi sceglie di adottare una strategia diversa per affrontare il problema dello streaming illegale delle partite di calcio. È di oggi la notizia della collaborazione siglata tra UEFA e ACE (Alliance for Creativity and Entertainment).
UEFA con ACE contro il calcio piratato
L’associazione ha sede negli Stati Uniti ed è guidata da Motion Picture Association, realtà da sempre impegnata nella lotta contro la pirateria. Gli attuali membri del consiglio direttivo sono Amazon, Apple TV+, Netflix, Paramount Global, Sony Pictures, Universal Studios, The Walt Disney Studios e Warner Bros. Discovery.
UEFA è il primo ente sportivo ad aderire, annunciando la stretta di mano come un passo che segna una pietra miliare nella collaborazione intersettoriale per proteggere la trasmissione dal vivo dei contenuti sportivi in tutto il mondo
. Assumerà un ruolo attivo nel Live Tier, contribuendo a rafforzare gli sforzi finalizzati a colpire la diffusione non autorizzata degli eventi sportivi, collaborando con le forze dell’ordine.
L’obiettivo dichiarato è quello di smantellare le reti pirata, facendo leva sulle potenzialità di una rete globale, alleati nel settore privato e su un kit di strumenti tecnologici dedicati.
Come si legge sul sito ufficiale, ACE ha tre priorità: denunciare i danni della pirateria digitale, proteggere il mercato dei contenuti digitali e collaborare con partner a livello globale. La stretta di mano appena annunciata si inserisce in quest’ottica. Concludiamo con le parole di Guy-Laurent Epstein, direttore esecutivo del marketing della UEFA.
L’ingresso della UEFA nell’ACE rappresenta una pietra miliare nella nostra strategia globale di protezione dei contenuti. Questa partnership ci consente di ampliare le nostre capacità di contrasto, approfondire la collaborazione esistente con i leader del settore e sfruttare le comprovate capacità dell’ACE per contrastare i servizi illegali.