Roma – Tira finalmente un’aria di ottimismo a Kampala: dopo lunghi rinvii e diatribe burocratiche, la Banca Mondiale è sul punto di scegliere la società a cui verranno affidati fondi sufficienti a rivitalizzare l’infrastruttura di telecomunicazione.
Stando a quanto riferito da fonti della Commissione sulle Comunicazioni ugandese, una prima tranche equivalente a circa 6,5 milioni di euro sarà utilizzata per sviluppare sistemi di telefonia in 154 province, aree nelle quali oggi i servizi telefonici sono pressoché assenti o disponibili solo per i pochissimi che possono permettersi infrastrutture dedicate.
Nel complesso, la World Bank dovrebbe erogare l’equivalente di circa 9 milioni di euro: secondo Arthur Muhangi, funzionario del Fondo per lo sviluppo delle Comunicazioni nelle aree rurali, il progetto della Banca Mondiale non riguarda però i soli servizi telefonici ma anche quelli Internet.
In particolare, ha spiegato, in 32 province saranno attivati internet point dedicati e alcuni di questi ingloberanno anche altri servizi di telecomunicazione per le imprese.
A tutto questo si aggiunge poi lo sforzo profuso dalla società postale del paese che conta, utilizzando solo una parte di quei fondi, di dar vita a 20 centri di servizi postali e telefonici.