UK, al bando i fischi anti-teenager

UK, al bando i fischi anti-teenager

L'allarme mosquito indirizzato alle orecchie più giovani, per tenerli lontani, è messo al bando dalla Contea di Kent. Chiesta la messa al bando in tutto il Regno
L'allarme mosquito indirizzato alle orecchie più giovani, per tenerli lontani, è messo al bando dalla Contea di Kent. Chiesta la messa al bando in tutto il Regno

La proliferazione dei mosquito alarm nel Regno Unito è ad un punto di svolta: i discussi sistemi di dispersione e allontanamento delle folle di giovani diffusi nel Regno Unito vengono ora messi in discussione. Le “armi sonore non letali”, che già hanno attirato le ire delle associazioni per i diritti civili, sono state bandite dalle autorità della Contea di Kent, nell’Inghilterra meridionale.

Niente più suoni “invisibili”, sparati su frequenze avvertibili soltanto da ragazzi e bambini: dopo aver dialogato direttamente con gli interessati alla faccenda – in primis proprio i giovani – i consiglieri locali hanno deciso per il ban totale del sistema, usato come metodo di contrasto alle gang giovanili e ai facinorosi ragazzetti che affollano le cronache della delinquenza made-in-UK .

Non si può gettare scompiglio tra neonati e bambini a spasso con i genitori allo scopo di governare i movimenti di un branco di baby-delinquenti, hanno deciso infine le autorità, pianificando inoltre la richiesta di un divieto esteso all’intero Regno . L’iniziativa va ad unirsi a quella del Commissario per l’Infanzia britannico, Sir Al Aynsley-Green, un docente che ha lanciato la campagna anti-Mosquito “Buzz Off”. Ma dà manforte anche alle intenzioni espresse da tempo in terra di Scozia per il divieto degli allarmi ad alta frequenza.

Nel mentre, il portale della BBC dedicato alle vicende del mondo giovanile ha proposto al suo pubblico una votazione sulla eventualità o meno di mettere al bando gli allarmi mosquito. Piuttosto prevedibilmente, su un totale di quasi 4000 voti quasi il 65% è d’accordo con la messa al bando.

Su Digg c’è poi chi si chiede come mai, in tempi di iPod e danni ai padiglioni auricolari in crescita, i teenager siano ancora in grado di ascoltare i suoni alle alte frequenze. O chi, molto più seriamente, conferma l’utilità degli aggeggi nel costringere alla fuga bande di giovinastri usi a vandalizzare edifici e terrorizzare residenti.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il 17 giu 2008
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