UK, migliaia di inglesi perdono il cellulare

UK, migliaia di inglesi perdono il cellulare

Ogni anno negli aeroporti britannici vengono rinvenuti migliaia di apparecchi, tra telefonini, memorie USB e computer portatili. La maggiorparte dei quali non viene reclamata da nessuno
Ogni anno negli aeroporti britannici vengono rinvenuti migliaia di apparecchi, tra telefonini, memorie USB e computer portatili. La maggiorparte dei quali non viene reclamata da nessuno

Londra – C’è chi ha un rapporto d’amore con il proprio cellulare e chi invece lo trascura con disinvoltura, tanto da smarrirlo e non reclamarlo: soprattutto nel Regno Unito, dove ogni anno – insieme a bombette, ombrelli, guanti, ventagli, sciarpe, abiti e bagagli – vengono smarriti negli aeroporti 8.500 dispositivi mobili (telefonini, smartphone, PDA e laptop). E buona parte dei proprietari degli apparecchi perde anche il proprio british sense of humor .

Non si tratta di una novità, come ben sanno i lettori di Punto Informatico . Ma i volumi crescono.

A rivelare le “nuove cifre” è una recente ricerca condotta dall’azienda di information security SafeNet , di cui parla vnunet.com . I più distratti si concentrano nei principali aeroporti di Londra, dove vengono smarriti ogni anno oltre 400 laptop e 2.500 tra cellulari e PDA. Tra gli oggetti più abbandonati, oltre ai telefonini, ci sono i BlackBerry, i notebook, le chiavette USB . Oggetti su cui sono memorizzate informazioni riservate e sovente di importanza critica per il titolare e per le aziende per cui lavorano.

“Le aziende investono molto denaro nella protezione delle informazioni aziendali che viaggiano” riferisce Gary Clark, vicepresidente EMEA di SafeNet. Mentre nel Vecchio Continente la legislazione si fa più attenta a queste problematiche di sicurezza, è di importanza vitale che la protezione dei dati aziendali venga effettuata a tutti livelli, sia che il dato sia stanziale (su server) o nomade (su dispositivi mobili)”.

“La mobilità di questo tipo di dati sta aumentando, nel Regno Unito come in tutto il globo – aggiunge Clark – e la sicurezza in questo senso sta assumendo un’importanza più critica che mai. La tendenza per il futuro è sicuramente verso un’ulteriore crescita e la protezione dei dati memorizzati su dispositivi mobili è importante almeno quanto quella delle informazioni presenti in una rete”.

Il problema dei dispositivi smarriti non è solo britannico: secondo SafeNet, anche in Germania la quantità di apparecchi che restano in aeroporto è di tutto rispetto, con 800 laptop e 2.500 smartphone che vi entrano ogni anno senza più uscirne. Anche in Italia il fenomeno è ben conosciuto, sebbene non vi siano cifre chiare sulla sua ampiezza.

Dario Bonacina

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Pubblicato il
8 nov 2007
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