UK, SMS geolocalizzati

UK, SMS geolocalizzati

Un provider britannico avvia una sperimentazione che porterà sconti e offerte speciali dritti sui cellulari dei passanti. Garantita la non trasferibilità delle informazioni personali alle aziende clienti
Un provider britannico avvia una sperimentazione che porterà sconti e offerte speciali dritti sui cellulari dei passanti. Garantita la non trasferibilità delle informazioni personali alle aziende clienti

La ricerca di nuovi mercati pubblicitari in salsa geolocalizzata apre le porte a una prima volta assoluta, per lo meno nel Regno Unito: il carrier mobile O2 ha avviato un progetto pilota della durata di sei mesi, periodo nel quale gli utenti che avranno espresso la volontà di partecipare al programma O2 More potranno ricevere sconti e offerte speciali direttamente sul cellulare. Un SMS o MMS varrà un piccolo risparmio se speso nel negozio/punto vendita presente nelle vicinanze dell’utente.

Per i suoi SMS/MMS geolocalizzati, O2 si affida alla piattaforma di servizi fornita da Placecast , mentre tra i clienti già coinvolti nell’iniziativa si segnalano la catena Starbucks e i rivenditori di prodotti cosmetici marcati L’Oreal . Un milione gli utenti interessati all’iniziativa, tutti hanno un’età superiore ai 16 anni e hanno condiviso i propri interessi con il braccio pubblicitario di O2.

La geolocalizzazione testuale/multimediale funziona in questo modo: un cliente entra in una zona precedentemente “recintata” da un’azienda partecipante al programma pilota, O2 identifica il potenziale cliente nella cella e invia il messaggio contenente sconti e offerte speciali. Naturalmente l’offerta è valida fintantoché il cliente decide di approfittarne e di presentarsi all’esercizio più vicino per acquistare il prodotto.

A quanto pare O2 gestirà in maniera diretta l’identificazione e la comunicazione dei dati degli utenti, e in questo modo le aziende (Starbucks e L’Oreal in questo caso) non potranno mettere le mani sui dati dei consumatori e la riservatezza delle comunicazioni – per quanto possa valere un simile concetto nell’ambito delle tecnologie di geolocalizzazione – appare salva.

Il progetto pilota di O2/Placecraft viene descritto come il primo del suo genere nel Regno Unito. Lo stesso non si può dire per il resto del mondo: in Italia, ad esempio, si discute da tempo dei servizi basati sulla localizzazione del cliente/consumatore.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
20 ott 2010
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