Un anno di carcere per mailbombing

Un anno di carcere per mailbombing

E' quello che rischia un programmatore fanatico dell'automobilismo che ha bombardato di email un'emittente tv per aver trasmesso una partita di baseball anziché una corsa che lui voleva vedere
E' quello che rischia un programmatore fanatico dell'automobilismo che ha bombardato di email un'emittente tv per aver trasmesso una partita di baseball anziché una corsa che lui voleva vedere


New York (USA) – Si è dichiarato colpevole e sta tentando la via del patteggiamento Michael Melo, un fanatico delle corse automobilistiche NASCAR che ha ammesso di aver inviato più di mezzo milione di messaggi di posta elettronica alla Fox Entertainment. Un gesto di rabbia, ha spiegato, perché la prevista trasmissione di una corsa che voleva vedere è stata sostituita con la trasmissione di una partita di baseball alla quale, se ne deduce, non era interessato.

Il suo avvocato ha spiegato che Melo non è soltanto “un vivace appassionato” di automobili ma è anche uno smanettone che per colpire la Fox si è servito di un programma che lui stesso ha realizzato in preda alla rabbia. Il software ha inviato in automatico sei diversi messaggi ripetuti infinite volte tra la fine di aprile e i primi giorni di maggio 2001. Messaggi che hanno invaso i sistemi dell’emittente.

Per questo il legale ha spiegato che Melo si è dichiarato colpevole di danno a sistemi informatici protetti, considerato un reato in Massachussets. La Fox, per difendersi dalle email, ha dimostrato di aver dovuto far ricorso alla chiusura di parte del proprio sito web.

L’azienda, che ha sostenuto di aver creduto di essere vittima di un attacco informatico in piena regola, ha chiesto un rimborso di almeno 36mila dollari: tanto sarebbe costato il “down” del proprio sito per quei giorni. Effetti si sarebbero avuti anche sulla normale corrispondenza degli utenti Fox con l’emittente.

Il legale di Melo ha dunque sostenuto che “non c’era intenzione di far danno” e che il proprio cliente “si dispiace per quanto accaduto”. Per l’accusa che pende sul suo capo, però, Melo ora rischia un anno di carcere.

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Pubblicato il
24 apr 2003
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