Un Negroponte verso il futuro

Un Negroponte verso il futuro

Il fondatore del Media Lab del MIT torna a parlare di futuro e di un progetto per connettere "l'ultimo miliardo" di persone del Pianeta
Il fondatore del Media Lab del MIT torna a parlare di futuro e di un progetto per connettere "l'ultimo miliardo" di persone del Pianeta

Ad aprire il TED 2014 di Vancouver è stato un nome noto che da qualche tempo era sparito dai riflettori: Nicholas Negroponte, il fondatore del Media Lab del Massachusetts’s Institute of Technology (MIT) e del dibattuto progetto One Laptop Per Child (OLPC). Ora con una nuova ambizione.

Negroponte non fa mancare uno sguardo al passato: parlando dell’evoluzione dell’ICT, ricorda che i computer non erano in origine stati pensati per il quotidiano e che ora pervadono la vita di molti. E pensando al presente non risparmia previsioni né critiche, come quelle nei confronti di Apple “che compra aziende e rende il tutto segreto”, e come quella per la cosiddetta Internet delle cose: un elettrodomestico intelligente non è semplicemente un elettrodomestico comandato via smartphone, ma è un oggetto che sa operare in autonomia per semplificare la vita delle persone. Il suo intervento – tuttavia – era atteso soprattutto perché sarebbe l’ occasione per presentare il suo nuovo progetto .

A pochi giorni dalle ultime indiscrezioni che vogliono il suo progetto One Laptop Per Child ( OLPC ) sulla definitiva via del tramonto, infatti, Negroponte ha illustrato una nuova idea per connettere l’ultimo miliardo di persone , quelle più svantaggiate, dei centri rurali e a bassa densità di popolazione dell’Africa.

Secondo Negroponte ciò sarà possibile con un sistema di connessione satellitare che costerà meno di un miliardo di dollari: secondo i suoi calcoli, in appena 18 mesi sarà possibile connettere gratuitamente le prime centomila persone .

Per quanto l’obiettivo sia quasi lo stesso del progetto OLPC, e ricordi da vicino quelli di certi colossi della Rete, Negroponte sembra aver fatto tesoro della sua esperienza ed ora non vuole più avere il ruolo di guida nel nuovo programma : vuole piuttosto aiutare altri a portarlo a compimento.

Claudio Tamburrino

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Pubblicato il
19 mar 2014
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