Un gruppo di scienziati europei coordinato dall’ Università inglese di Cardiff ha messo a punto una tecnologia, chiamata Tai-Chi (Tangible Acoustic Interfaces for Computer-Human Interaction), che permette di utilizzare qualsiasi superficie piana – ad esempio una scrivania o un muro – come una sorta di touchpad virtuale.
Alla base di Tai-Chi vi sono due o più sensori piezoelettrici, il cui compito è di rilevare le vibrazioni di un dito o di uno stilo, e uno speciale software, utilizzato per elaborare in tempo reale i dati provenienti dai sensori e determinare la posizione relativa dell’oggetto in movimento: in questo modo è possibile simulare un pad sensibile al tocco (come quello comunemente integrato nei notebook) o una tastiera.
I ricercatori spiegano in questo articolo di NewScientist.com , contenente anche un breve filmato dimostrativo sulla tecnologia, che Tai-Chi può essere particolarmente utile in tutti quegli ambiti, come quello ospedaliero, dove l’igiene è una priorità: le tastiere, come noto , sono infatti un vero e proprio ricettacolo di batteri.
Ma Tai-Chi si presta ad essere utilizzato anche in molte altre applicazioni: ad esempio, per simulare la tastiera di un pianoforte , i comandi di un gioco a quiz, una tavoletta digitale per il disegno, o per creare una mappa interattiva interfacciata a Google Earth. Altre applicazioni sono elencate in questa pagina .
Il progetto Tai-Chi è finanziato dall’Unione Europea e vede impegnati ricercatori inglesi, francesi, tedeschi, svizzeri e italiani: questi ultimi appartengono al Politecnico di Milano e all’ Università di Genova . Il sito del progetto si trova qui .