Prese d’assalto nei negozi statunitensi per l’autodifesa , le pistole elettriche, in uso anche alle forze dell’ordine americane, si aggiornano: i nuovi Taser, oltre ai gancetti che trasportano 50mila volt a distanza, oltre al player mp3 leopardato , presto saranno anche dotati di cam e microfono .
Questo è quanto si deduce da un brevetto registrato di recente da Taser International . Nel brevetto, infatti, si legge che si tratta di un “dispositivo elettronico di controllo che include un registratore audio e/o video, ad esempio, integrato ad un modulo di batteria sostituibile. Il registratore audio/video salva informazioni audio/video per un certo tempo a partire da quando riceve un segnale dal modulo. Il segnale può essere un segnale di movimento del grilletto fornito dal dispositivo di controllo elettronico. L’utilizzo del modulo-arma viene documentato dalle informazioni audio/video registrate in quel periodo di tempo che, ad esempio, è compreso da poco prima a poco dopo l’uso del grilletto”.
In buona sostanza, dunque, Taser sta pensando a delle pistole elettriche capaci di conservare la registrazione di ogni intervento , una documentazione che potrebbe agevolare le forze dell’ordine quando venissero tirate in ballo da chi ha subito le loro taserate , affinché sia più facile dimostrare in tribunale la liceità e sensatezza dell’intervento. Due caratteristiche che come ben sanno i lettori di Punto Informatico sono state spesso messe in discussione causando non pochi grattacapi al produttore .
Difficile dire se basterà una cam sul taser a dissipare i molti dubbi suscitati dal loro impiego, ma Taser con il nuovo prodotto non fa altro che venire incontro a quanto viene richiesto proprio dalla polizia, che già installa cam sulle proprie auto per motivi analoghi. Il brevetto arriva non a caso a ridosso di nuove misure che negli USA prevedono l’ installazione di cam sulle pistole tradizionali in uso alle forze dell’ordine e sulla scorta di numerose richieste che sono giunte al produttore dai dipartimenti di polizia locali. Gli agenti tendono infatti ad apprezzare le nuove armi definite non letali in quanto consentono di immobilizzare chi dà in escandescenze evitando qualsiasi colluttazione, un elemento su cui gioca inevitabilmente anche il marketing dell’azienda rivolto alle forze dell’ordine.
