Università e computer nei laboratori

Università e computer nei laboratori

Ne parla uno studente di Milano che si lamenta delle vecchie macchine disponibili su cui vengono, però, montati i pesanti software di ultima generazione. E si chiede che senso abbia
Ne parla uno studente di Milano che si lamenta delle vecchie macchine disponibili su cui vengono, però, montati i pesanti software di ultima generazione. E si chiede che senso abbia


Roma – Gentile redazione di Punto Informatico, sono uno studente di Informatica al quinto anno presso l’Università statale di Milano. Dopo accurate riflessioni ho deciso di scrivere a voi, sperando che rendendo pubblica la situazione che regna nel laboratorio del mio corso di laurea chi di dovere prenda provvedimenti.

Orbene, veniamo al dunque: chiunque penserà che un laboratorio di un corso di laurea in Informatica sia dotato delle migliori (o almeno di decenti) attrezzature tecnologiche, ma nel nostro caso non è così.

Abbiamo sì postazioni a volontà, ma le macchine sono degli oramai vetusti Pentium 450. Sono macchine buone per il WordProcessing e la navigazione Internet, non certo per progetti di programmazione che magari impegnano gruppi di 3 o 4 persone.

Si potrà dire che i soldi non ci sono, ok, questo lo capisco. Ma perchè allora appesantire questi PC con l’ultima versione di Office o di Windows? Ormai le CPU sul mercato hanno varcato la soglia dei 3 Ghz. Passare ai 1700 Mhz ha costi irrisori (sempre che in giro se ne trovino ancora) ma per noi sarebbe un bel passo in avanti.

Fino a poco tempo fa erano installati Windows 2000, Office 2000 e tutti gli altri tools di sviluppo che possono servire a noi studenti senza che nessuno si lamentasse della “arretratezza” delle versioni, e le macchine, seppur non velocissime, reggevano il carico. A Natale scorso, se non erro, si è passati invece a Windows XP Professional e Office XP senza un adeguato aggiornamento hardware.

Inutile dire che l’avvio di un PC porta via ormai 10 minuti di orologio, tanto che la mattina quando arrivo in laboratorio accendo la macchina e vado a prendere il caffè. La chicca è stata la recente installazione di Norton Antivirus 2004 (prima c’era la versione 2003), che ha portato ad un notevole rallentamento del sistema, tanto che il povero Windows mi comunica sempre più frequentemente la scarsità della memoria virtuale. La situazione è un po’ migliore sotto il profilo Linux, che è anche lui presente su tutti i PC, versione Red Hat 8. Mi chiedo perchè anche in questo caso, visto l’andazzo, non si sia passati alla 9.

Uno studente di Informatica credo abbia il dovere/diritto di poter scegliere che SW usare e di usarlo al meglio (almeno per quanto concedono le risorse hardware a disposizione), e non di vedersi imposta l’ultima chicca di questo o quel produttore che rende solamente più faticoso e snervante il lavoro su PC, come quello da cui sto scrivendo, che ormai non possono reggere adeguatamente le applicazioni di oggi.

Aspetto ormai l’installazione di Office 2003, magari arriverà con le vacanze di Natale:-/

Distinti saluti
Francesco N.

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Pubblicato il 9 dic 2003
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